Atalanta, il futuro passa da giovani e stadio. Gasperini: “Noi come il Bilbao”
“Quando ho deciso di venire qui, una delle mie speranze era creare una piccola Bilbao. Guardando l’Atalanta da fuori, ho sempre avuto quest’idea: proprietà bergamasca, tifoseria bergamasca, settore giovanile e centro sportivo radicati sul territorio”. Parola di Gian Piero Gasperini, che recentemente ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del settimanale BergamoPost. Come era già chiaro da tempo, l’allenatore di Grugliasco non è arrivato a Bergamo per restare una sola stagione o poco più. Il progetto, intavolato con la dirigenza, è di quelli a lungo termine e passa dalla ristrutturazione dello stadio e dalla formazione di giocatori ‘fatti in casa’.
Il vivaio. Partiamo proprio dal settore giovanile, che nel tempo ha dimostrato di essere una vera e propria eccellenza nel panorama internazionale. Tanti i talenti sfornati, adorati dai tifosi per anni e visti partire davanti alle offerte dei grandi club. L’esempio più recente è rappresentato da Giacomo Bonaventura: cresciuto nel vivaio nerazzurro e, dopo un paio di prestiti seguiti da 127 presenze e 23 gol con la prima squadra, partito in direzione Milano – sponda rossonera – dove ha conquistato anche la maglia della nazionale.
Ora l’obiettivo è quello di cambiare le strategie. Il sogno è riuscire a portare in prima squadra il maggior numero possibile di giocatori formati nel vivaio e, leggendo i nomi di chi ha mandato in campo Gasperini nelle ultime uscite, il progetto sembra a buon punto. Con il Napoli erano in quattro (Caldara, Conti, Gagliardini e Grassi), gli stessi che hanno affrontato la Fiorentina (fatta eccezione per il centrocampista di proprietà del Napoli). Senza dimenticare che in panchina c’era Sportiello, il quale potrebbe prima o poi riprendersi la maglia da titolare tra i pali.
Non è certo finita qui, perché l’Atalanta di giovani promettenti ne ha tanti, anche se non cresciuti nel proprio settore giovanili. I tre nomi che spiccano solo quelli di Kessié e Freuler, che con il passare delle giornate si sono presi le chiavi del centrocampo nerazzurro, e Andrea Petagna, capace con i suoi gol di tenere in panchina gente come Paloschi e Pinilla. Durante l’estate sono poi arrivati a Bergamo Bryan Cabezas, 19enne ecuadoriano, e Aleksandar Pešić, prima punta proveniente dalla Stella Rossa.
Lo stadio. Verso la fine di ottobre, il comune di Bergamo lancerà un bando per l’acquisto dell’Atleti Azzurri d’Italia e l’Atalanta è pronta a rilevarlo. Questo è il primo passo per la riqualificazione dell’impianto e di tutta la zona circostante: verranno completamente rifatte le due curve e lo stadio sarà arricchito con negozi, bar e ristornati. Fine dei lavori? Probabilmente per l’inizio del campionato 2018/2019.
Ovviamente tutto questo passa dagli obiettivi del campo. L’Atalanta, per riuscire a completare questo ambizioso progetto, deve assolutamente raggiungere la salvezza almeno per le prossime due stagioni. Perché? Semplice, senza Serie A diventerebbe difficile trattenere dei giovani in rampa di lancio e completare un progetto particolarmente costoso come quello dello stadio. I sette punti conquistati contro Crotone, Napoli e Fiorentina hanno risollevato il morale a squadra e tifoseria, ora è tutto nelle mani di Gasperini e della sua “piccola Bilbao”.