Atalanta, Gasperini: “È importante rimanere agganciati in classifica. Nazionale? Tanta responsabilità, poca possibilità di incidere”
In campionato un pareggio che tiene l’Atalanta in scia con le squadre in corsa per l’Europa League e una sconfitta contro il Borussia Dortmund, che lascia però ancora aperto il discorso per la qualificazione. Queste le ultime due partite dei nerazzurri di Gasperini, ancora in corsa su tutti e tre i fronti: “Abbiamo tre punti di distacco, abbiamo lo scontro diretto in casa contro Sampdoria e Milan, in questo periodo è importante rimanere agganciati a loro perché abbiamo molte partite con squadre importanti. In questo momento ci vorrebbe più respiro per preparare queste partite. Se segna pure Petagna è un bell’aiuto. Tanti bomber lo sono diventati nel tempo, in questo momento per me è importante che giochi con questo spirito” ha detto l’allenatore dell’Atalanta a Sky Sport
“È il filo di gioco che ti può risolvere i problemi. Quando c’è la squadra che sa quello che deve fare. Devi essere concreto e efficace. L’Inter era tutto questo, aveva la qualità dei giocatori. Quando ti attacchi al giocatore però è molto rischioso. Il giocatore ti può risolvere qualche episodio, ma alla base della squadra va sempre ricercato il gioco”.
Sulla Genoa, sua ex squadra invece: “Ballardini ha fatto una risalita incredibile. Il Genoa l’ho sempre ritenuta un’ottima squadra, non da zona retrocessione. Mi è dispiaciuto per Juric, è venuto a trovarmi a Bergamo. Lui è un ottimo allenatore di sicuro”
Sulla compattezza della squadra: “Io mi sono trovato molto bene anche con il blocco argentino, ad esempio a Genoa, all’Inter non ho avuto tempo. La lingua aiuta, credo molto nel blocco italiano nel nostro campionato. Alla base contano i buoni giocatori, poi la solidità di squadra. Questo deve essere condiviso. Nel Milan sta succedendo tutto questo. Gattuso è stato bravo a mettere insieme queste cose”.
“Il grande giocatore ti fa fare il salto di qualità nella squadra, se ti manca quella devi sopperirlo con il bel gioco. Nell’Inter forse c’è un momento in cui tutti vanno per conto loro”.
“La Juventus, prima o poi contro il Tottenham dovrà fare la partita perché dovrà vincere. Il punto debole degli inglesi è la difesa”. Nazionale? È un riferimento per la nostra generazione. È un ruolo dove hai responsabilità enormi, ma poca possibilità di incidere. Fai fatica di portare qualcosa di tuo”.
“Il Napoli ha l’obiettivo dello Scudetto. Rispetto agli anni indietro, ci crede di più. Questo anno hanno nella testa lo scudetto. Mi è capitato giocare a Cipro di giovedì sera, tornare alle 4 di mattino e la domenica giocare contro la Spal. Io giocherei tutta la vita l’Europa League. Oggi in quella competizione non ci sono squadre più deboli e corrono tutte maledettamente. Sono partite a alta intensità”.
“Lo scorso anno c’è stata la corsa al secondo posto tra Napoli e Roma e hanno cominciato a vincerle tutte. Lo stesso sta succedendo tra Napoli e Juventus. Le motivazioni quando sei attaccato riesci a dare il massimo, appena ti stacchi un po’ perdi le distanze. A me piace molto il Napoli, però la Juventus è fortissima. In questo momento si vede meno perché sono entrambe fortissime. Mettere in difficoltà la Juventus è difficile. Può portare a casa il risultato con poco sforzo. Il Napoli è straordinario per coralità”.
“Ilicic ha più cattiveria, gliela ha portata il gruppo. Io l’ho avuto a Palermo, era un giocatore che andava a corrente alternata e non aveva gli stimoli di Bergamo. Adesso è diventato un trainante. Gomez? Si è dovuto fermare un paio di volte. Ha fatto meno gol, perché va meno dentro l’area. Rimane un giocatore fondamentale. Può giocare nelle migliori squadre”.
“Borussia Dortmund? Giochiamo contro una squadra forte, sono forti in attacco. Noi dobbiamo giocare 90’ e dobbiamo vincere. Se giochi molto corri anche dei rischi. Sono convinto che serviranno due gol”.