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Italiano: “Ikoné deve ambientarsi, a Platini servirono 5 mesi”

L’allenatore della Fiorentina Italiano ha parlato alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta

“Se anch’io come Sarri (QUI le sue parole) penso che l’attuale Coppa Italia sia una delle competizioni più antisportive del mondo? Ognuno ha la propria opinione, per me sarebbe bello un sorteggio integrale fin dall’inizio con tutte le squadre di Serie A, B e C. Ora però le regole sono queste e non resta che adeguarsi”, parla così in conferenza stampa l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano.

 

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Noi siamo stati bravi ad arrivare fin qui, in attesa di affrontare una delle squadre più forti come l’Atalanta. Veniamo da una sconfitta non bella e ci teniamo quindi a reagire e a fare bella figura, sapete tutti quanto sia forte l’Atalanta ma noi vogliamo passare il turno’, ha proseguito l’allenatore viola alla vigilia del match valido per i quarti di Coppa Italia.

Siamo oltre i nostri programmi e felici di quel che stiamo facendo. Quanto a me, sono pronto e carico per domani come lo sono i miei giocatori: c’è in palio una semifinale di Coppa Italia e mi aspetto una bella risposta dal campo”, le parole di Italiano.

 

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Da Ikoné e Cabral a Piatek e Castrovilli: il punto sui singoli

L’allenatore della Fiorentina ha poi parlato così di Ikoné e del suo ambientamento nella realtà viola: Era abituato a giocare in un modo diverso, sia in fase di possesso che di non possesso.  Deve  cambiare il suo modo di pensare, ma questo è accaduto per tutti già a Moena, serve adattamento con i compagni. Platini ci mise 5 mesi, lui deve metterci un po’ meno. Ikonè è un talento e un investimento da parte della società, sono contento di averlo a disposizione”.

 

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Ancora singoli: “Abbiamo dovuto accelerare la presenza di Cabral, è a disposizione anche se deve lavorare per integrarsi. Avevamo bisogno di buttarlo dentro subito. Si è mosso in maniera discreta nel primo tempo, ha avuto pressione costante e un’occasione da rete. Piatek ha recuperato, sta bene, anche se non è ancora al 100%. Castrovilli sta bene, a centrocampo ci sono tanti giocatori bravi come lui. Personalmente mi aspetto molto di più: può fare gol, assist ed essere determinante spaccare le partite. Ci sta di partire dalla panchina o dall’inizio, se si convince che può fare la differenza, può farlo”, ha concluso l’allenatore della Fiorentina.