Da “good ebening” a “welcome back”: la rivincita di Emery con l’Aston Villa
Unai Emery si sta prendendo la sua rivincita in Premier League dopo la parentesi all’Arsenal: vittoria contro il City e terzo posto con l’Aston Villa
Sembrava impossibile. Lasciare un’isola felice come il Villarreal per tornare nella grigia Inghilterra a lottare per la salvezza. Eppure il progetto Aston Villa ha convinto Unai Emery ad accettare il ritorno in Premier League. Magari già da allora vedeva una dimensione molto più grande per quella squadra. La qualificazione dello scorso anno in Conference League e il terzo posto attuale dei Villans, dopo la vittoria contro il Manchester City, è il giusto riconoscimento a un allenatore troppo spesso sottovalutato. Prima della scorsa stagione, l’ultima volta che l’Aston Villa era andato in Europa era 13 anni fa. Adesso Emery vuole riscrivere la storia.
L’eredità
All’ex Psg era stato dato il compito di raccogliere l’eredità di Steven Gerrard, esonerato dopo la sconfitta contro il Fulham. Ironia della sorte, proprio una vittoria contro i londinesi ha mandato l’Aston Villa in zona Europa. D’altronde Emery di eredità pesanti se ne intende.
L’Arsenal post Wenger
Prendere l’Arsenal dopo la lunga era Wenger non è qualcosa da tutti i giorni. E gli inizi sembravano anche dei migliori. Lancia Saka, Martinelli e costruisce il miglior Aubameyang di sempre, anche meglio di Dortmund. Diventa anche un tormentone il suo “good ebening” spagnoleggiante con il quale inizia le sue conferenze. Bastava poco per il ritorno in Champions League (il rigore sbagliato proprio dall’ex Milan contro il Tottenham). Quinto posto e la finale di Europa League persa contro i rivali del Chelsea guidati da Sarri. Un finale non all’altezza di quanto ci si aspettava, ma Emery rimane.
Trattato con sufficienza per i buoni risultati, criticato per tutto il resto. A partire dalla situazione Ozil, ormai inutilizzabile per via degli infortuni ma che i tifosi chiedevano a gran voce. Passando anche per Pepè, l’acquisto più oneroso nella storia del club. Veniva attribuita a Emery la colpa di non farlo rendere al meglio. Ma con l’arrivo di Arteta ha fatto solo peggio. “La verità è che mi sento solo”: così era arrivato a dire poco prima delle dimissioni.
La rivincita
La rivincita contro l’Arsenal se l’era già presa in Europa League con il Villareal. E infatti l’arrivo di Emery all’Aston Villa non avrà di certo fatto piacere ai tifosi dell’Arsenal. Già prima delle sue dimissioni i rapporti tra le due parti erano caotici.
Ora la cicatrice dell’Arsenal si è rimarginata con trofei e affermazione, come ha dimostrato a Birmingham. In Conference League è tra le assolute favorite per la vittoria finale. In campionato ha iniziato nel migliore dei modi candidandosi ancora una volta per un posto in Europa e sta continuando anche meglio. La vittoria contro la corazzata Manchester City è un inno al calcio. Nel derby spagnolo in panchina, Emery per la prima volta batte Guardiola e lo fa con una grande prova. 22 i tiri complessivi dell’Aston Villa, di cui sette in porta e un palo di Douglas Luiz. La luce attorno a Emery è finalmente cambiata.