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“Vai a lavare i piatti”, insulti ad arbitro donna. Maxi squalifiche in Argentina

In Argentina, i due fratelli Doglioli inseguono la donna guardalinee, Faundez, con insulti e minacce di morte. Maxi squalifica da parte della Federazione, ora sono anche sotto indagine per minacce di morte e discriminazione

10 giornate di squalifica a un giocatore, 15 all’allenatore. Una punizione esemplare. È quanto stabilito dalla federazione dilettantistica Argentina, nella Lifune. Il campionato è la Neuquén Soccer League, una competizione locale, dove lo scorso 29 settembre è accaduto qualcosa di veramente molto brutto. Match tra Villa Iris-Unión Vecinal (1-0 il finale per la cronaca), ma è alla fine della partita che è accaduto di tutto, e a finirci in mezzo è stata una guardalinee donna, Agustina Faundez. ‘Protagonisti’ dell’evento, oltre all’arbitro, sono stati due fratelli: Emiliano Doglioli, difensore 28enne dell’Unión, e Guillermo, di qualche anno più vecchio, allenatore della squadra.

A fine gara, i due sono corsi verso la guardalinee, perché furibondi per le segnalazioni date all’arbitro, reputate decisive per la sconfitta dell’UV. Emiliano l’ha inseguita, puntandole il dito sulla faccia e gridandole Vai a lavare i piatti!; il fratello, dietro, ha cominciato a rivolgergli insulti, per poi continuare con accuse ancora più pesanti: “Se ti trovassi per strada, non so cosa ti farei“.

Spaventata, la Faundez si è subito rivolta alla polizia, dove ha sporto denuncia: “È un fatto triste questo” ha dichiarato, “perché non ti aspetti un trattamento così da parte di un uomo. Si sta tornando indietro di molto; anzi, sono stata insultata anche da parte di tante donne tifose che si trovavano sugli spalti. Siamo indifesi e dobbiamo sempre fare le cose secondo le regole. Ho avuto paura per la mia vita, e ho deciso di sporgere denuncia“, si legge su Olé.

I due fratelli sono ora sotto indagine per atti di discriminazione, minacce di morte e insulti. Nel frattempo, la Federazione della Lifune ha subito provveduto con una maxi squalifica ai due protagonisti del grave episodio, in attesa delle eventuali decisioni della Giustizia Ordinaria. Che, l’intero mondo del calcio, spera siano esamplari.