Questo sito contribuisce all'audience di

Show Arabia Saudita, Al-Dawsari: dal Villarreal al gol decisivo contro Messi

Rimonta incredibile dell’Arabia Saudita di Renard che stende l’Argentina di Leo Messi all’esordio Mondiale con il gol di Salem Al Dawsari

L’Arabia Saudita contro l’Argentina di Leo Messi ha siglato la prima grande sorpresa dei Mondiali 2022. La formazione di Hervé Renard è riuscita a rimontare la squadra albiceleste grazie ai gol di Al-Shehri e Salem Al Dawsari.  

argentina-arabia-saudita-getty-gpo.jpg

Il primo tempo era stato completamente dominato da Messi e compagni, passati in vantaggio al decimo minuto con un calcio di rigore della stella ex Barcellona. Poi, la squadra sudamericana ha provato a chiudere la partita, ma non c’è stato verso: annullati 3 gol per fuorigioco, due a Lautaro Martinez e uno a Messi

messi-argentina-screen-gpo3.jpg

Nel secondo tempo la musica è completamente cambiata grazie all’organizzazione ed all’intensità della squadra di Renard. L’Arabia Saudita ha prima pareggiato i conti al 48esimo con Al-Shehri e poi si è portata in vantaggio con una magia di Salem Al Dawsari. Il numero 10 saudita ha messo a sedere la difesa argentina prima di scaraventare un destro all’incrocio dei pali. Un vero e proprio marchio di fabbrica del suo repertorio. Con questo gol Al Dawsari è anche entrato in una speciale classifica: il saudita è infatti uno dei pochi calciatori ad aver segnato in un Mondiale (Russia 2018 e Qatar 2022), in una una finale di Champions League asiatica (contro gli Uruwa Reds nel 2019) e in un Mondiale per club (nel 2019 contro il Flamengo). 

  

al-dawsari-arabia-saudita-screen-gpo.jpg

 

Arabia Saudita, Al-Dawsari: dal Villarreal al gol decisivo contro Messi

Salem Al Dawsari, numero 10 e capitano della formazione Saudita, si è regalato la gioia più grande della sua carriera. L’esterno sinistro saudita nel gennaio 2018 aveva deciso di lasciare il proprio paese per provare il grande salto in Europa trasferendosi al Villarreal dall’Al-Hilal. In Spagna ha però trovato poche fortune, con una sola presenza con la maglia del sottomarino giallo. Dopo 6 mesi è così tornato in patria dove ha confermato il suo status di stella della nazionale. Oggi ha steso l’Argentina, ponendo fine al record di imbattibilità della formazione di Scaloni che durava da 36 partite. Niente aggangio all’Italia, a quota 37, che può sorridere anche lontano dal Qatar.