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Antognoni sul suo ritorno in viola: “Firmerei per la Coppa Italia. Kalinic? I cinesi sono pericolosi…”

Un ritorno tanto auspicato e finalmente concretizzato, quello di Giancarlo Antognoni in viola. E che accoglienza per l’ex numero 10, il cui ritorno alla Fiorentina in veste di dirigente non poteva certamente iniziare in modo migliore: “Sono emozionato dalla vittoria e dal bentornato dei tifosi: miglior inizio non ci poteva essere – ha dichiarato ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport -. Grande merito va a Sousa, che ieri ha fatto un capolavoro spostando Sanchez e rinforzando il centrocampo con tre giocatori anziché due. La partita è stata vinta proprio in mediana. I timori che gli allenatori bravi possano piacere ci sono sempre e lui è un ottimo allenatore. Ma conoscendo il professionista farà bene con la Fiorentina come fatto in passato. Ci auguriamo che rimanga. Non credo che paghi il suo passato juventino. Ne sono passati altri di allenatori ex Juve come Trapattoni: Sousa è stato accettato in modo ottimale ed ha un buon rapporto con la gente. Speriamo che questo rapporto prosegua in futuro”.

Sugli obiettivi dei viola, poi: “Credo che la Fiorentina abbia già una dimensione internazionale visto che negli ultimi anni siamo sempre andati in Europa. Superare questo ultimo gap non è facile perché ci sono molte squadre più forti da un punto di vista economico ma credo che la Fiorentina sia nella dimensione giusta anche se la società vuole conquistare qualcosa di più. L’obiettivo è un trofeo nei prossimi anni e con qualche accorgimento si potrebbe fare. L’obiettivo Coppa Italia è molto difficile e firmerei per vincerla. L’Europa League credo che sia più difficile da vincere. Per lo scudetto invece la Juve rimane sempre la favorita, ma attenti a Roma e Napoli. Ieri non ho visto la solita Juve anche e soprattutto perchè ho visto una grande Fiorentina. A centrocampo qualcosa è mancato per i bianconeri”.

Sul suo nuovo ruolo: “Sono sempre stato legato alla Fiorentina anche quando non vivevo la società. Farò un po’ di tutto sia dal punto di vista manageriale, sia come collaboratore di Corvino e Freitas. Inizierà con la parte amministrativa, ma devo studiare perché devo imparare questo nuovo ruolo. A distanza di 30 anni, l’accoglienza di ieri vale più di uno o due scudetti. Fiorentina – Juve è sempre stata così sentita, tutto nasce da quando giocavo io. Forse perché in Toscana, a parte Firenze, ci sono tanti juventini. Poi è chiaro che la Juve rimane la squadra che tutti invidiano e vogliono battere”.

Sui giovani scuola Fiorentina: “Su Bernardeschi e Chiesa dico che dovrebbe essere una prerogativa di tutte le squadre italiane investire nel settore giovanile e portare giocatori in prima squadra. La Fiorentina ci sta provando ed è un obiettivo. Come miglior giovane italiano dico Berardi, insieme a tanti altri come Rugani, Romagnoli e Donnarumma. La Nazionale italiana arriverà ai mondiali con una squadra molto competitiva, Ventura è l’allenatore perfetto per portare gli azzurri in alto con giovani campioni e giocatori esperti”.

Infine, il tema più piccante: il mercato. “Kalinic spero che rimanga alla Fiorentina, però questi cinesi sono pericolosi… Kalinic è un giocatore importantissimo per la Serie A ma anche in Europa. Io allenatore in futuro? Mai: ho sofferto tanto da giocatore e non voglio soffrire ancora da allenatore. Anche da dirigente però si collabora per provare a conquistare gli obiettivi”.