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“Anselmo, mi fai da secondo?”. Robbiati e Semplici, dal Figline dei miracoli a quella richiesta: “Ha sempre avuto tanta fame. La Fiorentina un sogno”

Un giorno si presentò al campo di
allenamento del Monza con il giubbotto di pelle e i capelli impomatati di gel,
tanto è che il buon Giovanni Stroppa lo soprannominò “Spadino” per una certa
somiglianza con il cugino di Fonzie in Happy Days. Poi Anselmo Robbati è stato
anche il precursore delle scarpe fluo
, il primo ad indossarle quando era solito
rompere le partite con la maglia della Fiorentina. Qualche anno dopo, sul
finire della carriera, avrebbe incontrato Leonardo Semplici, l’artefice del
miracolo Spal,
che proprio nei viola ha la sua seconda casa: “Abitavo a Figline
e chiesi alla società di potermi allenare lì – racconta Anselmo in esclusiva a
Gianlucadimarzio.com –
Leonardo aveva appena portato la squadra dall’Eccellenza
alla Serie D e, dopo un paio di settimane, mi chiese di entrare a far parte a
tutti gli effetti della rosa per dare una mano”. Aveva 36 anni Anselmo, ma
ancora tanta voglia di giocare. E’ così che due persone si sono unite per fare
qualcosa di bello, salutandosi solo tre anni dopo: “Ma tutt’oggi siamo in
contatto . Anzi, le dirò di più: quando Leonardo decise di lasciare Figline, mi
chiese di seguirlo ad Arezzo per fargli da secondo.
Poi per una serie di
considerazioni mie, sono rimasto in Valdarno a fare da vice a Torricelli”.
Poteva esserci Anselmo, dunque, al fianco del suo amico domenica, quando a
Ferrara arriverà la Fiorentina. Già, i viola, che Semplici ha sempre amato e da
cui è voluto ripartire dopo le esperienze negative ad Arezzo e Pisa: “Per lui
sarebbe un sogno tornare a Firenze,
dove ha già svolto un grande lavoro sulla
panchina della Primavera. Quest’anno la società cercava un allenatore di
esperienza per poter intraprendere un nuovo ciclo e, quindi, hanno virato su
Pioli. Leonardo era al suo battesimo in A, per questo non è stato scelto”. Un
sogno solo rimandato, poi magari potranno trovarsi entrambi in riva all’Arno:
“Mi piacerebbe lavorare nel suo staff un giorno, ma non da vice. Adesso c’è
Andrea (Consumi n.d.r), un ragazzo che giocava a Figline e che è molto
preparato”. Di allenatori importanti Anselmo ne ha avuti: un certo Ranieri ai
tempi di Firenze, senza dimenticarsi Lippi al’Inter, anche se in nerazzurro
Robbiati non farà mai una presenza. Infine Semplici: “Ha sempre avuto una gran
fame di arrivare.
A quei tempi faceva anche un altro lavoro, ma la sua
intenzione era quella di allenare. E’ stato bravo nelle scelte, si è sempre
ritrovato in squadre che gli hanno permesso di lavorare al meglio. La Spal ne è
un esempio, una società sana e solida, che gli ha messo a disposizione
giocatori di esperienza come Borriello o Felipe. La sua grandezza sta poi
nell’inserirli in un gruppo consolidato e lo ha fatto benissimo”. Chiosa
finale, e non poteva essere altrimenti, sulla sfida di domenica: “La Spal è
sicuramente la neopromossa che sta facendo meglio in questo avvio di campionato
e si presenterà con il suo solito entusiasmo. Dall’altra parte una Fiorentina
rifondata e altalenante, chiamata però a reagire”. Insomma, sarà una partita
combattuta. Presente e passato che si intrecciano, un futuro che potrebbe
essere simile. Robbiati guarderà il suo amico Leonardo e chissà se, un giorno,
torneranno a lavorare insieme