Andria, al via il Papagni ter: “La mia esperienza per la Fidelis”
Primatista di presenze in panchina con la Fidelis Andria, a quota 125, 29esimo campionato da allenatore. La scelta di Aldo Papagni fa rima con esperienza: l’allenatore di Bisceglie, classe 1956, è stato il profilo scelto per rimpiazzare Valeriano Loseto, esonerato domenica sera dopo 14 turni di campionato nel girone C di serie C, valsi 10 punti figli di altrettanti pareggi. Una scelta “dolorosa” ha ammesso il presidente Paolo Montemurro in sede di presentazione ufficiale. “Abbiamo preso questa decisione domenica, quando con tutto il gruppo dirigenziale ci siamo riuniti, e nonostante una quarantina di candidature non abbiamo mai avuto dubbi. Aldo Papagni era il nome giusto per noi” la certezza del presidente. Ora la palla passa alla squadra. “Uno dei calciatori più esperti che abbiamo in rosa mi ha detto senza mezzi termini che ora tocca alla squadra”.
Accanto al nuovo allenatore e al presidente, il club manager Marcello Sansonetti e il nuovo allenatore in seconda Luigi Di Simone. In quattro per una piccola scrivania: “Stiamo più compatti, meglio” il sorriso di Papagni. Metafora chiara di quello che servirà per risalire la china: compattezza. “Non sono preoccupato, sono occupato a trovare soluzioni -il credo di Papagni- questa squadra ha mostrato anche tanti aspetti positivi, per esempio tre turni fa ha perso due punti contro il Lecce, che è la capolista. Non ha mai vinto, vero, ma ha anche perso molto poco, appena tre partite”
Vice-allenatore sarà l’ex capitano e difensore bianco azzurro Luigi Di Simone: “Siamo passati tutti da questa situazione, ne sapremo uscire. Siamo determinati e carichi oltre ogni difficoltà”. Convinzione corrisposta da Papagni: “La grinta che ho visto negli occhi di Gigi significa energia pura, è la stessa che ho visto in molti calciatori in queste prime ore”. Nelle precedenti esperienze (2002-2004 e 2009-2011) ad Andria Papagni aveva adottato il 4-3-3 e il 4-3-2-1, la Fidelis edizione 2017/2018 ha indossato anche il 3-5-2. “Valuterò l’aspetto tattico, ma prima dei numeri viene l’atteggiamento” spiega l’allenatore biancoazzurro. Che fa scudo all’attacco, spesso sotto accusa nei primi turni: “Abbiamo qualità, dobbiamo solo sfruttarle meglio. Lattanzio può fare tanti gol, recupereremo Croce e la fame di Scaringella ci tornerà utile”. Il primo atto della sua gestione sarà sul campo dell’Akragas, in quello che la classifica oggi designa come uno scontro diretto. La ricetta? “Serenità”. Parola di Aldo Papagni.