Ancora Nestorovski, Bruno Fernandes all’ultimo respiro: Sampdoria-Palermo finisce 1-1
Striscia negativa da interrompere e segnale forte da mandare a società, tifosi e anche a sé stessi i blucerchiati di Giampaolo. Serie positiva, invece, lontano dal Barbera lunga quattrocentocinquanta minuti, due i pareggi con Inter e Crotone e una vittoria in casa dell’Atalanta lo score in stagione,da non interrompere i rosanero di De Zerbi. Eccolo il menù di questo pomeriggio al Ferraris, con Sampdoria e Palermo a giocarsi punti col passare delle giornate diventati sempre più pesanti. Più per la Samp, per la quale dopo i ko con Roma, Milan, Bologna e Cagliari la sfida di Marassi è un vero e proprio esame per tutti, Giampaolo compreso. Esame che i blucerchiati provano a superare in tutti i modi e per quasi tutta la partita: girata al volo di Quagliarella a gara appena iniziata, tre le conclusioni di Luis Muriel, due i colpi di testa tra Barreto e Skriniar, a dire sempre di no coi guantoni e quando serve con i piedi Josip Posavec, tra i protagonisti di giornata.
É la Sampdoria a spingere sull’acceleratore e a sfiorare a più riprese il gol del vantaggio, ma a passare al primo vero affondo sono i ragazzi di Dè Zerbi con Nestorov… chi?! Eh no, ora non più. Perché se a chiederselo erano stati in tanti dopo il gol decisivo per il punto col Crotone, qualcuno meno in occasione dei tre strappati a Bergamo, oggi distinta di Sampdoria-Palermo alla mano il cognome dell’ultima scommessa firmata Zamparini era di quelli segnati in rosso. Classe 1990, professione attaccante, dalla Macedonia all’Italia in dieci anni, passando per Repubblica Ceca e Croazia, dove in novanta gare i gol messi a segno tra seconda divisione e Prva NHL. Tanti abbastanza per convincere il presidente rosanero a puntare su di lui già a gennaio, quando il posto da extracomunitario in casa Palermo era già occupato: Ilija resta in Croazia, ancora sei mesi a sognare la Serie A che assaggia alla prima di campionato col Sassuolo. Il resto è storia recente: cento minuti e qualcosa in più per prendere le misure col nuovo campionato, alla quarta giornata la prima gioia tricolore. Ragazzo che ci prende gusto, a Bergamo una settimana dopo arriva il primo gol da tre punti.
Si arriva ad oggi, e al sogno accarezzato fino all’ultimo secondo da Nestorovski di regalare la seconda gioia da tre punti consecutiva ai suoi tifosi lontano da Barbera. A guastare la festa rosanero, e a far letteralmente esplodere Marassi, un altro colpo estivo di mercato, questa volta firmato Ferrero (assente in tribuna perché contrariato dell’andamento dei suoi ragazzi). È il portoghese classe 1994 maglia numero dieci sulle spalle Bruno Miguel Borges Fernandes, operazione da sette i milioni complessivi all’Udinese per portarlo all’ombra della Lanterna e inserimento graduale del trequartista che Giampaolo fino ad oggi ha usato col contagocce. Lui che fa? Lavora sodo a Bogliasco, e a Cagliari trova la prima gioia con la nuova maglia, che quasi valeva il pareggio sfumato all’ultimo minuto. Gioia a metà, ma appuntamento col ruolo da protagonista soltanto rimandato. Ad oggi. Fuori Linetty, tocca a lui: palla alta che spiove e destro pazzesco sul quale Posavec questa volta non arriva. Marassi impazzisce, sono tutti in campo. Bruno corre, urla di gioia pallone sotto alla maglia e braccia al cielo. È l’ultima immagine della giornata, non c’è più tempo. A Marassi finisce, giustamente, uno a uno. La Samp si rialza, trova il pari all’ultimo respiro e interrompe la lunga striscia negativa. Palermo che accarezza la seconda vittoria consecutiva lontano dal Barbera fino all’ultimo, grazie a Nestorov… chi?! Ah Nestorovski. Forte il ragazzo.