Amorim: “Tre giorni per decidere. Il Manchester United era ora o mai più”
Ruben Amorim ha parlato dell’addio allo Sporting CP e dell’approdo al Manchester United
Ruben Amorim è il nuovo allenatore del Manchester United. Dal prossimo 11 novembre, il portoghese prenderà il posto dell’esonerato Erik Ten Hag. L’ormai ex Sporting CP ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027. In una lunga conferenza stampa, Ruben Amorim ha parlato della decisione.
“Avrei lasciato lo Sporting CP a fine stagione”
Dopo due campionati, Ruben Amorim ha deciso di lasciare lo Sporting Clube de Portugal. In conferenza stampa, il portoghese ha ammesso che avrebbe comunque lasciato il club alla fine della stagione. “Ho parlato con il presidente (Frederico Varandas) e gli ho detto che qualunque cosa fosse accaduta questa sarebbe stata la mia ultima stagione con lo Sporting. La stagione è iniziata molto bene, poi è arrivata questa situazione con il Manchester United”.
Il Manchester United si è fatto avanti, esprimendo la volontà di pagare la clausola di risoluzione. Amorim doveva prendere una decisione. “L’unica domanda che ho fatto è stata se andarmene solo a fine stagione. Per tre giorni ho detto che volevo restare fino alla fine della stagione, ma poi mi è stato detto che non era possibile. Era adesso o mai più, altrimenti il Manchester avrebbe preso un’altra decisione”.
E poi ha aggiunto: “Ho avuto tre giorni per prendere una decisione che avrebbe cambiato radicalmente la mia vita. Ma ho avuto tre giorni per prendere questa decisione ed è quello che ho fatto. Dopo lo Sporting volevo il Manchester, e voglio quell’ambiente perché mi consente di fare le cose a modo mio. È proprio come lo Sporting”.
Infine, Amorim ha parlato della delusione dei tifosi dello Sporting. “Se l’avessi rifiutato ora tra sei mesi non l’avrei ricevuto una nuova chiamata, e sapevo che tra sei mesi avrei lasciato lo Sporting, quindi non volevo pentirmi di non aver preso questa decisione. So che è stata una delusione per i tifosi dello Sporting, ma se non avessi corso il rischio poi non avrei allenato l’unica squadra che volevo allenare“.