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D’Orazio, l’elettricista-laureato che giocava con Barella: “Arriverò in alto”

La nazionale under 17 con Barella, Meret e Biraghi, l’infortunio e la ripartenza. Gli eurogol in serie D e il sogno serie A

Una vita di occasioni: "ne ho perse tante, ma qualcuna l'ho presa". Al volo. Come tutti i suoi gol. Esperto in economia e finanza: "a dire il vero sono fresco di laurea", elettricista: "per mantermi gli studi" ma, soprattuto, calciatore. Andrea D'Orazio, 24enne centrocampista dell'Ambrosiana, squadra che milita nel girone C di serie D ne ha fatta un'altra delle sue. Due gol bellissimi nella sfida salvezza con il Montebelluna. Dribbling in area, sterzata e tiro mancino nell'angolino: "e pensate che il mio piede preferito è il destro". Specialista in gol spettacolari. Quello contro il Cjarlins Muzane ha fatto il giro d'Italia, una 'volèe' forte e potente dal limite dell'area: "mi hanno chiamato in tanti ma il primo a complimentarsi fu il mio ex allenatore Ezio Rossi", racconta a gianlucadimarzio.com. Dopo le ultime prestazioni si stanno interessando a lui diversi club di serie C, con la speranza che: "sia la volta buona…".


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DALLA NAZIONALE CON BIRAGHI E BARELLA ALL'INFORTUNIO: "MA NON MI SONO ARRESO"

A quattro anni i primi calci al pallone. Nella scuola calcio del Borgaro, piccolo centro in provincia di Torino. A otto anni il trasferimento al Torino: "mi aveva chiamato anche la Juventus, la mia squadra del cuore". Qui ha bruciato tutte le tappe, fino ad arrivare in Primavera e partecipare agli europei under 17 con la nazionale italiana: "con me c'erano Barella, Meret, Audero e  Mandragora". D'Orazio per molti era un predestinato ma un infortunio nel 2015 ha spezzato i suoi sogni: "successe al torneo Internazionale giovanile 'Maggioni-Righi', ruppi  collaterale e crociato, mi crollò il mondo addosso". Quattro mesi fermo. Ma la forza di voltà, nel calcio come nella vita,  fa sempre la differenza. Nel 2016 il trasferimento al Carpi, neopromosso in serie A,  ma senza collezionare presenze. E la prima esperienza in serie D, al Matelica: "sfiorammo la promozione in C, ma alla fine della stagione arrivarono poche chiamate". Sono le dinamiche del calciomercato, fatto di opportunità, momenti: "e così tornai nel mio paese per giocare la D col Borgaro".


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NUOVA VITA: ELETTRICISTA, DOTTORE IN ECONOMIA E…DI NUOVO CALCIATORE

Ennesima ripartenza ma con una nuova vita: "decisi di scendere in Eccellenza, al Susabruzolo, nella Val di Susa: "iniziai anche a lavorare per pagarmi gli studi, ogni giorno mi allenavo, lavoravo e studiavo". Il ritorno in Serie D, al Milano City, poi il Fossano e un nuovo infortunio: 'allo stesso ginocchio che mi ero rotto quattro anni prima, questa volta mi toccò menisco, collaterale e crociato".


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Una carriera che continua a incrociarsi con i campioni della serie A: "nel mio stesso centro specialistico in quei mesi di curava anche Arkadius Milik, diciamo che abbiamo condiviso lo stesso problema…ma in categorie diverse", racconta sorridendo. Altri sei mesi di stop. A settembre la laurea in 'amministrazione aziendale': "e ora sto facendo anche la magistrale in scienze economiche". Andrea ama economia e finanza: "ma da grande voglio fare il calciatore professionista". D'Orazio è un esempio di forza e volontà. Cade, si rialza e punta un nuovo obiettivo: "come quando segno". E sa fare solo gol bellissimi. Proprio come i suoi sogni.

Fabrizio Caianiello