Alto rendimento a basso prezzo (o costo zero): Verdi e non solo, i 10 colpi di mercato del 2016
Intuizioni ne abbiamo? Certo che sì. Le due sessioni di mercato del 2016 hanno portato, da volti nuovi a rendimenti sorprendenti ed inattesi, qualche protagonista eccellente nella nostra Serie A, per la gioia (anche) di ogni amante del Fantacalcio. Alto rendimento a basso prezzo, tra cartellini a prezzi stracciati o prestiti azzeccati, per veri colpi di mercato che hanno visto il proprio valore innalzarsi dopo un’annata (o metà stagione) di esplosione o rilancio: andiamo dunque a scoprire insieme quali sono stati i migliori affari dell’anno vicino a concludersi, nella nostra top 10.
Diego Perotti (Roma)
Se qualcuno avesse avuto dubbi riguardo ai 10 milioni (1 di prestito oneroso e 9 di obbligo di riscatto) sborsati dalla Roma per strapparlo al Genoa, con partenza verso la Capitale direttamente post partita contro la Fiorentina, si è semplicemente sbagliato di grosso. Assist e gol nelle prime due uscite in maglia giallorossa, portati rispettivamente a 3 e 7 a fine stagione nella nuova avventura con la Roma, e grandi risultati confermati anche nella stagione in corso: jolly da esterno sinistro nei tre dietro la prima punta, trequartista, falso nueve, Perotti si è rivelato elemento top per le scelte offensive di Spalletti. 7 gol (tutti su rigore, con la super rabona al Viktoria Plzen deviata e contata come autogol), 8 assist, tecnica a palate: anche il mercato di gennaio può portare colpi top.
Ladislav Krejčí (Bologna)
Primo giocatore ceco della storia del Bologna, giunto in rossoblù per 4 milioni versati allo Sparta Praga, e capace di conquistare già il Dall’Ara a suon di corsa, tecnica ed assist (3 sinora). 15 presenze stagionali su 16 sull’esterno sinistro e, unica piccola macchia, solo due reti segnate: una contro il Trapani, in Tim Cup, ed una su rigore, in Serie A, nella vittoriosa trasferta di Pescara. Classe ’92, talento e futuro ancora tutto dalla sua: per vederlo trovare la porta con continuità, ci sarà certamente tempo.
Karol Linetty (Sampdoria)
Guai a spostare ogni singolo sguardo solo su Dennis Praet, colpo estivo del presidente Ferrero. Perchè nel centrocampo della Sampdoria, oltre al debuttante Torreira (acquistato già nel 2015 e giunto in blucerchiato post promozione in A con il Pescara), ha sorpreso parecchio anche il classe ’95 ex Lech Poznan: 4 assist e motorino da corsa sempre acceso, mezz’ala perfetta per il 4-3-1-2 di Giampaolo. Costo? 3 milioni di euro. Decisamente ben spesi…
Simone Verdi (Bologna)
Forse il giocatore dall’impatto più sorprendente nella sua nuova avventura in questo 2016. Nessun dubbio, sulle qualità possedute, ma qualche perplessità nel dimostrare tutto il proprio valore sul terreno di gioco: qualcosa che Verdi è riuscito a fare, e alla grande, in questa prima parte di stagione rossoblù. Gol fantascientifico alla Sampdoria, con un destro (per un mancino…) al volo capolavoro, ed altre tre perle per riscoprirsi anche realizzatore, prima di dover fare i conti con l’infortunio alla caviglia a frenarne l’ascesa. Scuola Milan, ultima stagione spesa tra Eibar e Carpi ed appena 1,25 milioni di euro sborsati per strapparlo ai rossoneri. Uno dei migliori affari low cost del 2016.
Andrea Petagna (Atalanta)
Un milione di buoni motivi per credere in lui, dopo la bella esperienza ad Ascoli con 7 gol in 32 gare. L’Atalanta non ha esitato un solo attimo nel tentare di mettere le mani su di lui, già dal gennaio scorso: preso dal Milan e lasciato in prestito in B, per poi tornare in quella Serie A che aveva vissuto marginalmente grazie ad Allegri e, successivamente, alla Sampdoria. Risultato? Via Borriello ed accantonati Paloschi e Pinilla, il titolarissimo dell’Atalanta dei giovani che vola è proprio il classe ’95 di scuola rossonera: feeling al top con Gasperini, 3 gol, 2 assist ed una crescita costante, per guadagnarsi anche la prima chiamata in Under 21. Mica male, no?
Gio Simeone (Genoa)
Per tutti è il Cholito, cognome importante sulla maglia ed inevitabile, continuo collegamento a papà Diego Pablo. Eppure, vuol esser ricordato semplicemente come Gio: la grinta del padre non manca, ma sul campo le qualità sono certamente diverse. Fiuto del gol in crescita, 3 milioni sborsati dal Genoa per prenderlo dal River in estate e pochi mesi per conquistare il posto da titolare: grazie anche ai tanti problemi fisici patiti da Pavoletti, promesso sposo del Napoli a gennaio, Simeone sarà sempre più la prima punta alla quale Juric si affiderà anche nella seconda parte della stagione. 7 gol (doppietta alla Juventus inclusa) e 2 assist tra Serie A e Tim Cup per onorare al meglio la 9, conquistando il cuore di una Nord rossoblù già pazza di lui.
Ilija Nestorovski (Palermo)
Nestocoso, Nestorovs(chi?): chi più ne ha, ne metta. In poche parole, l’attaccante della nazionale macedone arrivato al Palermo in estate dall’Inter Zapresic è apparso agli occhi della Serie A come autentico sconosciuto, di fronte alla diffidenza di tutti: in Sicilia, ad innamorarsi di lui, ci han messo però davvero poco. Grande capacità di fare reparto da solo, voglia di non mollare mai e carriera sempre più in crescendo: preso a gennaio per 500 mila euro e arrivato in Italia per l’inizio della nuova stagione, Nestorovski si è rivelato leader offensivo di un Palermo in grande difficoltà che, con i gol del suo numero 30, tenta di arrampicarsi ancora fino alla salvezza. 7 gol, 2 assist, grinta da vendere: se in futuro lo vedrete fare un salto di qualità a livello di club, ci sarà poco di cui stupirsi.
Federico Fazio (Roma)
195 cm di chiusure precise, solidità ed affidabilità. Un gigante al centro della difesa della Roma, l’argentino, arrivato in estate dal Tottenham in prestito con obbligo di riscatto per appena 4 milioni: dopo le 0 presenze con la maglia degli Spurs ed il fugace ritorno a Siviglia (sempre in prestito) per concludere l’annata, il centrale ha ritrovato sicurezza, spazio e modo di esprimersi al meglio alla corte di Spalletti. In maniera anche piuttosto sorprendente, con ben 22 presenze accumulate sinora tra Serie A, Europa League e Tim Cup.
Suso (Genoa)
Se il mancino irrefrenabile che avete visto sorprendere tutti in questa prima parte di stagione al Milan vi ha stregato, beh… per i meriti, rivolgetevi (anche) al Genoa. Lo spagnolo è rinato grazie alla solita, super cura Gasperini, che ha restituito ai rossoneri (post prestito gratuito a gennaio) un calciatore rinato soprattutto mentalmente: una sola presenza con Mihajlovic, tappa a Genova e via la timidezza, con i primi gol in Serie A in rossoblù. Gol al Palermo, tripletta al Frosinone, doppietta nel derby della Lanterna alla Sampdoria: Preziosi se lo sarebbe tenuto più che volentieri, ma a Milanello le idee erano certamente diverse. E a giudicare dalla voglia del giocatore di dimostrare di valere la maglia rossonera, mostrata in questa prima parte di stagione, si è capito il perchè…
Pol Lirola (Sassuolo)
Prestito secco dalla Juventus, tanto da dimostrare e voglia di accumulare esperienza per prepararsi ad un futuro ad alti livelli in bianconero. A giudicare da questa prima parte di stagione, il terzino spagnolo classe ’97 è una delle più belle sorprese della Serie A: 18 presenze stagionali, un assist e predisposizione offensiva capace di portarlo ad un gol da favola contro l’Athletic Bilbao in Europa League. Tante qualità per pochi dubbi: il futuro è davvero tutto dalla sua.