Altalena Real – CR7 giù, Bale su: il ritorno del gallese “ora decisivo come Ronaldo”
“Un gol solo mio? Che importa”. Fondamentale era vincere. Punto. Bastava solo un gol senza incassarne alcuno? Detto, fatto. E ora: un biglietto per Milano, prego. Gareth Bale-Manchester City è finita 1-0. Conquistata la finale di Champions League grazie al sigillo del gallese che in questa stagione ha vissuto più bassi che alti. Infortuni, uno dietro l’altro, e poco incisivo nelle apparizioni europee. Fino ad ora. Il ‘Caro’ Bale, quell’ala da 100 milioni, ha sofferto come di una crisi del terzo anno tanto che sembrava che il matrimonio col Real Madrid fosse quasi al capolinea. Ma poi ecco la rinascita. Sembra quasi un’eresia parlare in certi termini di un giocatore del suo calibro, però a quei livelli un calo anche minimo è una discesa rapida come una Highway to Hell. Da una decina di giorni a questa parte però ecco che Bale cambia direzione, cambia la musica: ora è una Stairway to Heaven. Tornando sulla terra: un aereo per Milano, San Siro aspetta di illuminarsi per il derby spagnolo.
Di questo ritorno alla ribalta di Bale ne sa qualcosa il Rayo Vallecano (due gol per la rimonta dopo lo svantaggio), la Real Sociedad ed il Manchester City. Serviva un uomo così, adesso, a Zidane. Nel parco giochi Real, sull’altalena c’è Cristiano Ronaldo da un lato (giù) e Gareth Bale dall’altro (su). Reduce da un infortunio, CR7 sottotono è meno decisivo del solito. Lui, che proprio in questa edizione della Champions League ha raggiunto un record incredibile come miglior marcatore. Allora ecco che l’allenatore francese deve appoggiarsi a qualcun altro, qualcuno che non lo deluda e che per la squadra sia “un giocatore molto importante. Quest’anno Bale ha giocato a singhiozzo a causa degli infortuni, ma con la forma che ha ritrovato adesso per noi vale quanto Ronaldo. Può fare le stesse cose di Cristiano”. E può essere decisivo quanto lui. Madrid ringrazia. Almeno la sponda che tifa Real, perchè l’altra metà è stata, è e sarà avversaria. E non solo nella notte milanese del 28 maggio.