Juventus, Allegri: “Rispetto per lo Sporting, ma con la vittoria siamo agli ottavi”
Dopo lo 0-2 di San Siro contro il Milan, la Juventus di Massimiliano Allegri si prepara al nuovo appuntamento di Champions League contro lo Sporting Club de Portugal. Una sfida difficile, come dimostrato dal 2-1 dell’Allianz Stadium di due settimane fa: allora la decise Mandzukic di testa. Ecco le parole di Allegri in conferenza stampa, presentatosi con Gianluigi Buffon, che ha esordito in conferenza stampa prima dell’allenatore.
Allegri: “Sono orgoglioso di allenare in questa società, che ha un dna vincente da 120 anni. Domani dobbiamo uscire con un risultato positivo, una vittoria ci farebbe chiudere il discorso qualificazione, un pareggio ci porterebbe avanti. Lo Sporting difende bene, in casa hanno messo in difficoltà il Barcellona. Dovremo fare una grande partita, con umiltà e gestione della partita. A destra? Non è un nodo, giocherà uno. La squadra deve stare serena fino a che non inizia la partita. Poi devono accendere l’interruttore, dobbiamo sfruttare il tempo tra una partita e l’altra per recuperare. Sulla destra? Sturaro o De Sciglio o Cuadrado. Douglas Costa mi da alternative davanti o dall’inizio o a partita in corso. Dybala sta bene, ha giocato bene a Milano. Sta crescendo sulle prestazione, il gol lo trova comunque, l’importante è che faccia come a Milano. Ha fatto bene su entrambi i gol, alla fine risulta sempre decisivo”.
“Questa squadra l’anno scorso ha vinto campionato e Coppa Italia ed è arrivata in finale di Champions, la società ha migliorato la qualità della rosa e non era semplice. Mandzukic? Può fare il difensore centrale, la mezz’ala. Portiere? Sturaro, ma ho i due migliori al mondo ma sono fortunato. Nonostante la cattiveria di Mandzukic è un bravissimo ragazzo. Lo Sporting ha tradizione europea, domani noi per poter essere qualificati dobbiamo fare una grande partita, che non sarà per niente facile. Otto qualificazioni su otto? Merito dei giocatori, quando faccio meno danni mi diverto. Sono loro che vincono le partite. Cuadrado? Può fare il terzino, potrei cambiare modulo. Matuidi? Devo valutare. Il 4-3-3 è semplice farlo, basta che Dybala faccia la mezz’ala. Quando gioca, lo fa e bene. E la squadra vince”.
Buffon: “Il mio segreto? Sono amico del presidente, aiuta tanto per essere titolare (ridendo ndr). L’andata? Dopo aver perso a Barcellona tutte le successive diventano decisive, ci sono però degli avversari con dei valori. Lo Sporting ha messo in difficoltà sia noi che il Barcellona, hanno giocatori di enorme esperienza, fisicità, corsa, gamba. E’ dura da battere per chiunque. E’ normale che quando sei a questo livello trovi avversari di questo tipo. Quello che ho detto per Higuain dopo Udine era una cosa che mi era nata durante la partita, avevo visto quanto si impegnava e si dannava l’anima per noi. Considerando che in quella gara avevamo trovato il modo per metterci in risalto, io penso che in quella partita quello che aveva giocato meglio fosse Higuain, sapendo che nessuno l’avrebbe sottolineato ho pensato di farlo io. Domani? L’intento sarà quello di far vedere la Juventus migliore possibile, poi durante la gara dipenderà dall’andamento”.
“Rui Patricio? Per quanto mi riguarda, il premio FIFA è stato una grande soddisfazione, il suo premio all’Europeo lo trovo meritato. In pochi pensavano che il Portogallo potesse vincere Euro 2016, il ruolo del portiere nelle squadre che vincono diventa determinante, aveva fatto un grande Europeo ma soprattutto a grandi livelli da tanti anni. La maggior parte dei discorsi sulla Juventus non li reputo corretti, se guardiamo i numeri si può dire tutto tranne che abbiamo dei problemi. Chi fa meglio di noi in campionato va elogiato perchè fa qualcosa di straordinario, non andrebbe denigrata la Juventus. Io spero che la squadra sia diventata intelligente e consapevole, ci sono partite in cui puoi permetterti di essere un po’ meno prudente, ce ne sono altre in cui non puoi farlo”.
“A Milano siamo stati umili e bravi, un metro in meno magari non ci faceva vincere la partita, invece l’abbiamo fatto. E abbiamo vinto. Il rischio più grosso è dovuto al valore dell’avversario in casa loro, per domani la Juventus deve fare una partita seria, maschia, nella quale si deve esaltare la mascolinità della squadra abbinata alle qualità tecniche. Siamo venuti qua per fare una grande partita. Io penso che uno possa continuare in un percorso di grande crescita come lo ha avuto Rui Patricio, sta tutto nelle forze mentali che ti accompagnano, fanno la differenza. Onestamente io mi sento come a 35 anni, questo chiaramente è un qualcosa che devo ai miei allenatori, a chi mi sa stimolare nel modo giusto e a quello che mi ha insegnato la società, ossia a lavorare senza guardare la carta d’identità”.