La favola di Pietrelli raccontata dal fratello: “La Juve è da sempre il nostro sogno”

Alla scoperta di Alessandro Pietrelli, l’ultimo giovane convocato da Thiago Motta, attraverso le parole del fratello gemello
C’è un nome nuovo, che balza subito all’occhio, nella lista dei calciatori convocati dalla Juventus per la sfida dei quarti di Coppa Italia contro l’Empoli. È quello di Alessandro Pietrelli, centrocampista classe 2003 che Thiago Motta ha chiamato dalla Next Gen.
Arrivato solo nel mercato di gennaio dalla FeralpiSalò, è già diventato fondamentale per la squadra di Brambilla, tanto da guadagnarsi la chiamata in prima squadra dopo cinque sole partite in Serie C, in cui ha già trovato il primo (bellissimo) gol in bianconero. Tutto così veloce, si potrebbe pensare. Ma in realtà il suo è stato un viaggio lungo e faticoso.
Nelle giovanili del Cesena muove i primi passi, per poi passare al Bologna, squadra della sua città, nel 2018. Insieme a lui c’è sempre stato Riccardo, suo fratello gemello, ora giocatore della Pergolettese in Lega Pro. Proprio lui ci ha aiutato a conoscere un po’ meglio Alessandro: “Siamo molto legati. – ha raccontato ai microfoni di Gianclucadimarzio.com – Alla Juve ha trovato un gruppo accogliente e in cui si trova molto bene. Mi sarà impossibile essere allo stadio, la guarderò da casa a Crema in televisione sperando in un esordio. In quel caso ci pagherà sicuramente una cena“.
Ma anche senza esordio, la partita dell’Allianz Stadium sarà già una parziale realizzazione di quello che è da sempre il sogno di entrambi: “Siamo una famiglia tutto juventina. Il nostro sogno è quello di giocare insieme nella Juve“. Per questo, contro l’Empoli sarà già una prima volta speciale.
Pietrelli, l’arrivo alla Juve e la prima convocazione: “È stato tutto improvviso”
Dopo cinque gare è già un punto fermo della seconda squadra bianconera. Prestazioni che gli sono valse una piacevole sorpresa: “È andato ieri ad allenarsi con la prima squadra, è stato tutto un po’ improvviso. Però lui era andato alla Juventus per avere questa prospettiva prima squadra quindi poteva essere nell’aria una convocazione. Siamo tutti molto contenti in famiglia perché non è mai una cosa scontata. È stato un po’ una sorpresa che sia arrivata così presto, ma Alessandro sta vivendo tutto con molta serenità e naturalezza”.
E pensare che fino al 12 gennaio scorso era in campo in Serie C con la FeralpiSalò, con cui stava vivendo un campionato da protagonista, con 5 gol e 4 assist in 21 presenze. Da quel momento per lui è cambiato tutto: “Erano diversi i club interessati tra Serie B e Serie A. Ma quando c’è l’interessamento della Juve e quando vengono spese anche parole importanti non ci si tira mai indietro. Quindi la scelta è ricaduta sulla Juve in prospettiva prima squadra. Alessandro stava facendo molto bene e, quando è così, nel calcio è sempre un attimo per finire al top”.

Inseguendo il sogno di sempre
Ma, come dicevamo, per arrivare a questa serata il percorso è stato lungo e, a un certo punto, in salita: “Noi abbiamo fatto tutto il percorso al Bologna insieme fino alla Primavera, poi non siamo stati confermati e ci siamo liberati“. Ma, una volta chiusa la porta principale per la Serie A, c’è sempre quella secondaria: “Alessandro è riuscito ad andare alla FeralpiSalò e ha avuto subito un percorso nei professionisti. I primi due anni ha fatto un po’ più fatica a giocare, poi al terzo anno ha avuto un allenatore (Aimo Diana ndr) che gli ha dato molta importanza e grande fiducia ed è riuscito a fare bene. Così è arrivata la chiamata della Juventus, perché è sempre un attimo nel calcio“.
Ora Thiago Motta ha deciso di fargli assaporare per la prima volta quell’atmosfera e chissà che non possa già chiamarlo in causa a partita in corso: “Il suo ruolo ideale potrebbe essere quello di esterno. Ha doti fisiche importanti e spesso viene schierato un po’ più arretrato perché comunque anche in campo aperto può mettere in difficoltà gli avversari. Però è uno che il gol lo ha nel sangue, quindi più vicino alla porta, anche insieme a una punta o comunque in un ruolo offensivo può fare benissimo“. E l’intenzione è quella di continuare a stupire, perché il sogno resta sempre lo stesso: “Sogniamo di arrivare entrambi alla Juve e giocare insieme. Sicuramente anche io lotterò per questo. Un augurio? Non gliel’ho fatto, perché sappiamo che l’obiettivo è quello“. E ora ad Alessandro non resta che viverlo, questo sogno. Sarà la notte di Coppa Italia a dare per la prima volta forma a quei pensieri da sempre bianconeri.