Aldo Esposito, l’amara prima volta senza la Nazionale diciannove anni dopo
In una squadra di calcio non ci sono solo l’allenatore e i giocatori, le figure che rendono un team efficace e vincente sono tante. Lo staff medico è sicuramente una risorsa essenziale che per diventare campioni del mondo ha sicuramente un suo peso specifico. Ne sa qualcosa Aldo Esposito che dal 1997 è il fisioterapista della Nazionale, accompagnando in panchina le sorti dell’Italia del pallone. Al tempo del suo debutto si lottava per le qualificazioni a Francia ’98 mentre lunedì in Israele si scende in campo per strappare il pass d’accesso a Russia 2018. In mezzo ci sono diciannove anni di passione, d’emozioni per chi ha costruito la propria carriera dal basso, dalle categorie minori. Dalle prime esperienze ad Isernia, la sua città, alla notte di Berlino del 2006, una gioia immensa vissuta al fianco dei colori azzurri dopo le esperienze al Cagliari e alla Juventus. Professionalità e passione, con l’Italia che è entrata nella sua vita fino all’ultima svolta alla guida della Nazionale, da Conte a Ventura. C’è il restyling anche dello staff, Aldo Esposito dovrebbe avere un altro ruolo, intanto stasera sarà sicuramente strano non vederlo in panchina a Bari, nell’amichevole contro la Francia.