Aldair: “Totti un leader silenzioso, scelsi io di dargli la fascia da capitano”
È stato l’ultimo capitano della Roma prima di Francesco Totti. Era il 31 ottobre del 1998, quando Aldair consegnò la fascia al numero 10 giallorosso in un Roma-Udinese: “Decisi di lasciargliela perché avevo delle discussioni con la società ed un capitano non può essere distratto. Domani sarò allo stadio e mi commuoverò, insieme ai tifosi della Roma perché anche io ho visto crescere Francesco” ha detto l’ex difensore giallorosso al Messaggero.
Un capitano atipico Aldair, silenzioso ma dal carattere forte: “Preferivo dare consigli ai compagni piuttosto che parlare con gli arbitri e poi la lingua non mi aiutava, perché se sbagli le parole rischi di peggiorare le cose“. Una fascia consegnata a Totti ad appena 22 anni: “Una decisione semplice era giovane, romano e tifoso della Roma. È sempre stato un giocatore importante per me. Scelsi lui senza consultarmi con Zeman, lui non mi aveva detto niente fino a quel momento ma sapeva che sarebbe diventato capitano“.
Prima di lasciare la fascia però qualche consiglio: “Gli ho detto di stare calmo, che doveva mettere tutti d’accordo per dare serenità alla squadra. Il carisma poi lo ha acquisito anche giocando con calciatori importanti come Emerson, Batistuta, Cafu“. Mentre il Totti compagno di squadra è come quello visto davanti alle telecamere: “Allegro e spiritoso, non è mai stato cattivo o pesante. È un uomo generoso e rispettoso“.
Ma soprattutto un unico obiettivo, quello di vincere con la Roma: “Ha avuto offerte da tanti club, ma lui voleva vincere qui, non gli sono mai bastati lo scudetto e le vittorie in Coppa Italia, per questo ha ritardato l’addio. Pensavo che avrebbe smesso a trentacinque anni, solo i portieri riescono a fare qualche anno in più, ma se non hai infortuni seri non c’è mai la parole fine“.