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Ten Hag: “Sono rimasto un anno in più all’Ajax. Non cambierò il mio modo di allenare”

ten Hag parla della sua esperienza all’Ajax, del suo rapporto con Overmars e Promes e di quello che ha imparato durante questa avventura

Il giorno dopo l’annuncio come nuovo allenatore del Manchester United è tempo di riflessioni per Erik ten Hag. Intervistato da Trouw, l’olandese ha fatto il punto sulla sua avventura con l’Ajax: in questo contributo risaltano in maniera evidente il motivo per cui abbia voluto lasciare i lanceri, la sua personalità sempre positiva e protettiva, soprattutto nei confronti di Overmars e di Promes, e tutto ciò che ha imparato in Olanda. Bagaglio di esperienza utile nella prossima parentesi al Manchester United.

 

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Ajax, ten Hag spiega perchè lascerà il club olandese

Erik ten Hag lascerà l’Ajax alla fine di questa stagione e lo fa al termine di un percorso oramai maturo, perchè, quello trascorso, è da considerarsi un anno bonus: 

 

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Questo è già un anno in più rispetto a quello che doveva essere il mio reale periodo di permanenza qui all’Ajax. Le cose erano giù mature la scorsa estate; tuttavia volevo avere ancora successo con l’Ajax e passare un’altra stagione in Champions League. Quando sono stato scelto come nuovo allenatore, avevo detto che l’Ajax doveva essere ‘a prova di Europa’. Ha funzionato. Ma non abbiamo ancora terminato

Ajax, ten Hag e il suo senso di protezione verso Overmars e Promes

Nella sua esperienza all’Ajax, l’allenatore dei lancieri ha dimostrato di rappresentare una guida davvero importante e prottetiva nei confronti degli elementi della sua squadra, due in particolare: Overmars e Promes. Queste sono le sue parole:

 

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Proteggo con forza le persone. Parliamo del sale dello sport. Ti devi fidare dell’altro, altrimenti non puoi conquistare risultati. Se il mio atteggiamento protettivo va a mie spese, che sia così. Le persone commettono errori. Ma questo non significa che io cancelli completamente una persona o che questa non possa più venire da me. Con Overmars mi sento ancora, ma più per affari. Per inciso, non dovresti mettere a raffronto il suo caso con quello di Promes, che è di natura completamente diversa. Il mio lavoro è compattare le cose. Lo faccio con il cuore

Ajax, ten Hag parla di quello che ha imparato all’Ajax e come si comporterà allo United

Quindi, ten Hag si esprime su ciò che ha assorbito durante la sua esperienza di allenatore dell’Ajax. L’olandese ha imparato a gestire il tempo e la squadra e questo è un qualcosa che non si può imparare in club più “piccoli”: 

 

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Poter gestire tutti i segnali è importante. Non lo si apprende, stando al Go Ahead Eagles o all’Utrecht, dove la dimensione è molto più piccola. All’Ajax ricevi molti più incentivi e flussi di informazioni. Devi essere in grado di canalizzarli. La gestione del tempo è molto importante qui, perchè si tratta di far funzionare meglio la squadra

Infine, lancia una battuta sulla sua filosofia di approccio al lavoro, che pare non cambierà nemmeno con i campioni al Manchester United. Cristiano Ronaldo è avvisato:

 

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Rimarrò me stesso. Non cambierò il mio punto di vista sul mio modo di allenare. Il materiale determina sempre il modo in cui ti esprimi, anche se indico i requisiti che ne derivano e gli standard che si devono raggiungere. Assegno compiti da svolgere a tutti e chi non lo soddisfa, verrà ripreso, indipendentemente da chi sia. Non faccio strappi alla regola in tal senso