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80 anni di colpi da Condor: buon compleanno, Adriano Galliani

Colpi, vittorie e affare quasi impossibili: 80 anni per Adriano Galliani

80 candeline da spegnere oggi 30 luglio – ma il regalo solo da scartare: Adriano Galliani si è regalato Keylor Navas e il Monza ha il suo nuovo numero uno. Il 3 volte vincitore della UEFA Champions League è soltanto l’ultimo di una lungh(issim)a lista di acquisti. 

Colpi quasi impossibili per chiunque, ma non per Galliani: blitz improvvisi, intuizioni vincenti, cene e acquisti a parametro zero: i tifosi Milan e Monza si sono e si stanno divertendo con i colpi del Condor. E non è finita qui. 

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Da Gullit e van Basten a Nesta: i (primi) colpi al Milan

Non si diventa una delle squadre più vincenti al mondo per caso. La coppia Berlusconi-Galliani ha portato il Milan sul tetto del mondo, scrivendo la storia del calcio per un trentennio. Dal 1986 al 2017. Un’era vincente.  8 Scudetti, 5 Champions League, 5 Supercoppe europee, 3 Mondiale per club, una Coppa Italia e 6 Supercoppe Italiane. Ma per conquistare tutti questi trofei servivano calciatori. E Adriano Galliani ha regalato perle.

 

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Un anno dopo l’arrivo al Milan, Adriano Galliani chiude per Ruud Gullit dal PSV Eindhoven e per lo svincolato Marco van Basten (con Braida). I due olandesi saranno decisivi per le vittorie in Italia, Europa e nel mondo. E anche a livello pesonale, con 4 Palloni d’Oro.

Negli anni ’90, invece, spiccano due acquisti su tutti. Nel 1995, Adriano Galliani acquista George Weah, pagato 11 miliardi di lire e poi diventato Pallone d’Oro. La coppia Galliani-Braida si ripete nel 1999. I due portano a Milano Andriy Shevchenko. Oltre 170 gol e un Pallone d’Oro per l’ucraino. Un colpo incredibile, invece, nel 2002. Il Milan chiude nell’ultimo giorno di mercato – e presto diventerà un tratto distintivo – per Alessandro Nesta. L’ex capitano della Lazio sarà poi colonna in rossonero.

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Ibrahimovic e l’era brasiliana

Faccia da bravo ragazzo, ma un diavolo per gli avversari. Nel 2003 Galliani vola in Brasile e torna con un giovanissimo talento, Kakà. 7,5 milioni di euro al San Paolo ma la consapevolezza di aver fatto un colpo spaziale. E così è stato. Un legame durato sei anni, in cui il brasiliano ha anche vinto un Pallone d’Oro.

Ma il legame tra il Milan e il Brasile cresce. Nel 2008 Adriano Galliani riesce a portare a Milano Ronaldinho, idolo al Barcellona. Prima, però, era stato ‘bloccato’ un appena diciassettenne Pato. Operazione anche avanguardista. Acquistato minorenne, il brasiliano si trasferirà in Italia al compimento dei 18 anni. Più o meno come sta facendo ora, a distanza di anni, il Real Madrid

 

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Nell’estate del 2010 si supera Adriano Galliani. Negli ultimi giorni di agosto parte alla volta di Barcellona con una chiara missione, tornare a Milano con Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese era in blaugrana da appena un anno, ma il dirigente rossonero riesce nel capolavoro. E poi anche la ciliegina. Galliani chiude anche per Robinho dal Manchester City. I due saranno decisivi per la vittoria dello scudetto.

 

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I colpi al Monza: da Balotelli a Keylor Navas 

Dopo una carriera di successi al Milan, Adriano Galliani sceglie di tornare al Monza, sempre al fianco di Silvio Berlusconi. Un cerchio che si chiude per lui. Vicepresidente e amministratore delegato del suo primo amore, la squadra che andava a vedere con la madre. 

Proprio la coppia Berlusconi-Galliani sarà decisiva per l’ascesa del Monza. Dalla Lega Pro alla Serie A, anche grazie… ai colpi del Condor. I bianconerossi in Serie B sognano con l’arrivo di Mario Balotelli e scoprono Michele Di Gregorio, poi esploso e recentemente venduto alla Juventus. Ma anche l’intuizione Carlos Augusto, ora all’Inter, e i calciatori affermati portati in Brianza. Keylor Navas è soltanto l’ultimo. Un regalo per Monza e per Galliani stesso. Nel giorno dell’ottantesimo compleanno.