A tutto Franco Causio: “Ho un debole per Insigne. Le ali? Ormai esistono solo quelle di pollo”
Milan-Napoli, la sfida degli esterni. Suso e Bonaventura da un lato, Insigne e Callejon dall’altro. Con un Mertens diventato (quasi a tempo pieno) l’alternativa più brillante a Milik. San Siro accende i riflettori per questa super sfida che mette in palio non solo tre punti fondamentali per il campionato, ma anche la supremazia su quelle fasce diventate terreno di caccia per Sarri e Montella. Fine intenditore del ruolo non può che essere Franco Causio, giocatore che sull’out di destra ha costruito le sue fortune non solo con la Juventus, ma anche con la Nazionale.
Proprio lui analizza ai microfoni della Gazzetta dello Sport l’evoluzione che hanno subito le ali: “La verità? Le ali non esistono più, a meno che non si considerino quelle di pollo o di gallina. Non è una provocazione, è solo la fotografia della realtà. Oggi ci sono gli esterni alti e bassi perché in generale è cambiato il modo di giocare, di allenarsi, di stare in campo. Non esiste più il giocatore che copre tutta la fascia, salvo rarissime eccezioni. Non vedo più in giro gente come me, Domenghini, Sala, Conti, Donadoni. Suso? E’ un esterno da 4-3-3, non fa l’ala. Però è bravo ad adeguarsi a difendere nella fase di non possesso. Credo sia la miglior scoperta del Montella allenatore rossonero, e il giocatore sta ricambiando tanta fiducia. Ha un sinistro magnifico, mette dentro palloni sempre efficaci. Bonaventura, invece, è più una mezzala che si spinge in avanti. Con lui e gli altri italiani è stato bravissimo Galliani, saranno la colonna della squadra del futuro. Niang lo vedo invece più attaccante, seconda punta o centravanti. Ultimamente si è un po’ perso ma tornerà“.
Per quanto riguarda il Napoli, Causio sottolinea: “Insigne, Callejon e Mertens sono tutti già molto noti, nazionali, con un curriculum di un certo livello. Ai tre voglio subito aggiungere Gabbiadini, ottimo esterno alto. Ha grande valore e non lo farei mai andare all’estero, fossi in una big italiana scommetterei ancora su di lui. Ho un debole per Insigne, mi piace dai tempi del Pescara. Mi impressiona anche se credo debba ancora fare l’ultimo salto di qualità: i numeri da grande giocatore li ha. Spero che i tifosi del Napoli possano sostenerlo di più, stargli vicino anche nei momenti meno felici. Vedo che spesso si ferma sulla trequarti e cerca Callejon, tutti e tre sono bravissimi a verticalizzare. Mertens si è spostato addirittura a fare il centravanti da quando manca Milik, e anche Callejon è un giocatore d’attacco”.
Le ali ormai non esistono più, Causio però elenca delle eccezioni: “Senza dubbio Cuadrado, è l’unico che ha le caratteristiche dell’ala. Crossa, conclude, salta l’uomo. Mi piace moltissimo e nella mia squadra giocherebbe sempre titolare: può farlo sia nel 4-3-3 che nel 4-4-2, crea sempre la superiorità. Poi c’è Bernardeschi che ha ricoperto quel ruolo per un breve periodo, e molto bene, così come Chiesa, sempre della Fiorentina. Contro la Juventus ha fatto benissimo, per me è stato il migliore in campo. Ma va valutato sul campionato intero e non sulla singola partita: siamo sempre bravissimi a esaltare e poi criticare un giocatore dopo una sola uscita. Ci vuole equilibrio anche se su Chiesa faccio già i complimenti al papà Enrico: in campo ha sempre il giusto atteggiamento“.