A tu per tu con Griezmann: “Da giovane sono stato rifiutato da una decina di squadre. Io egoista? Sì, con la mia ragazza…”
Dicevano fosse troppo basso. “Sono stato rifiutato da una decina di squadre quando ero agli inizi. Ok, dicevano fossi basso per non dire scarso, ma era sempre la stessa scusa”. E ci avranno visto giusto… o forse no: parla Antoine Griezmann, attaccante francese dell’Atletico Madrid. Che in un’intervista a ‘El Larguero’ racconta aneddoti personali molto interessanti e curiosi. Dal portiere più complicato da battere in Liga. “A Claudio Bravo – in Barcellona-Atletico – gli dissi ‘ma che fortuna hai…’ dopo quella parata di piede. Ma la verità è che fu pronto e svelto a pararla. Credo di non aver mai segnato al Villarreal”. Al rapporto con altri due francesi della Capital spagnola, ma del Real Madrid. “Con Varane e Benzema come va? Ci scriviamo qualche volta, qui a Madrid. In Nazionale stiamo sempre insieme. Ma quando scendi in campo queste cose non influiscono, ognuno deve dare e fare il meglio. Nel derby di Madrid dell’andata, Varane quasi mi spedisce in tribuna. Non ci sono amici in campo” e sabato ci sarà Real-Atletico. E Zidane? Griezmann svela: “Lo conosco poco. Quando lui giocava nel Real io ero nella cantera della Real Sociedad e gli chiesi il suo pantaloncino. Mi disse di sì, di seguirlo fino al tunnel: e lì me lo diede”. Perché Griezmann gioca sempre con la maglietta a maniche lunghe? “Perché mi sono sempre ispirato a Beckham: lui le portava sempre così le maniche”. E alla domanda ‘i giocatori di calcio diventano egoisti?’ Antoine replica: “Non credo, non mi sento egoista. Lo sono con la mia ragazza! Che mi dice ‘andiamo al cinema’ oppure ‘a cena’ ed io le dico di no perché sono stanco”. Solo calcio? No anche NBA. “Mi fa impazzire. Sono dei Bulls per via di Derrick Rose: è grazie a lui che mi sono appassionato all’NBA. Quest’anno ho anche conosciuto Pau Gasol”. E per fortuna che è basso altrimenti chissà a cosa avrebbe giocato Antoine.