A Cagliari il piatto preferito di Gigi Riva lo cucina solo Giacomo nella sua Stella Marina di Montecristo
Forse non tutti sanno che a casa di Gigi Riva non c’è la cucina. Scherzi a parte per l’ex campione italiano quello della cena non è un problema che lo riguarda direttamente perché quando si tratta di mangiare per lui esiste solo un posto: il ristorante Stella Marina di Montecristo. E’ quei che Gigi Riva si sente a casa, al punto tale che ha anche un tavolo fisso, sempre lo stesso oramai da anni, e Giacomo – irresistibile proprietario del locale – lo tratta come uno di famiglia. “Con la massima umiltà ed il massimo rispetto”, ci tiene a precisare Giacomo, “Perché in tanti anni di ristorazione questa è sempre stata la mia forza”.
E infatti Giacomo fa sentire chiunque come se fosse a casa propria. Non importa se tu sia Gigi Riva o chiunque altro. “Ho iniziato questa attività fin da quando ero ragazzino. Fino al 1990 lavoravo presso un ristorante a Milano e poi decisi di ritornare nella mia terra per aprire un’attività tutta mia”. L’occasione ideale per lanciare il suo ristorante coincide con il passaggio a Cagliari dei Mondiali di Italia ’90. “In quel periodo ebbi l’occasione di ampliare il mio giro di amicizie tra calciatori e dirigenti e la stagione successiva praticamente tutti quelli del Cagliari calcio erano diventati clienti fissi”.
Ma nonostante il ristorante sia nato solo nel 1990, i clienti più affezionati sono proprio i compagni di squadra di Gigi Riva, quelli dello storico scudetto della stagione 69-70. “Ogni 12 aprile, in occasione del compleanno dello scudetto, vengono tutti qui a festeggiare”. Non manca proprio nessuno e Giacomo ogni anno prepara il suo classico menù. “Non mancano mai le triglie che sono il piatto preferito di Gigi Riva, e il risottino ai frutti di mare che è leggero e mette sempre tutti d’accordo. Poi il menù può variare a seconda di quello che c’è di fresco, ma di solito orate, spigole e calamari fritti sono immancabili”.
Nel locale, proprio accanto al tavolo fisso di Riva, c’è un busto in bronzo di Nenè – anche lui campione d’Italia con il Cagliari del ’70 – che Giacomo si è fatto fare tutto per sé. Insieme ad una pagina di giornale dell’epoca è uno dei tanti cimeli che fanno da arredo insieme alle foto con calciatori rossoblu di oggi e di ieri. “Quella di ristoratore è senza dubbio la mia prima passione, ma fare il calciatore non mi sarebbe dispiaciuto. Giocavo in porta, ma non mi sono mai fatto fare un tiro dal mio amico Gigi Riva”. Chissà, magari un giorno di questi potrebbe anche succedere: una gara di rigori tra i due con i palio, ovviamente, una bella porzione di triglie alla brace.