Pisa, Gattuso: “Resto? Dipende da cosa farà Lucchesi”
L’allenatore del Pisa Ivan Gennaro Gattuso è intervenuto ai microfoni di Sky in occasione della festa per la promozione in Serie B della squadra toscana. Tanti i temi toccati, a cominciare dalla stagione appena trascorsa e del suo futuro, per arrivare anche alla partita di ieri della Nazionale. ″La vera impresa è stato vincere il campionato, perché è stato molto duro e difficile, ma abbiamo avuto un pubblico molto caldo e vicino alla squadra. A Pisa, Lucchesi e Petroni hanno entrambi il 50% delle quote e sono successi dei problemi con il secondo, quando ha voluto sfruttare la mia immagine con delle multinazionali senza dirmi nulla, e questo mi ha dato molto fastidio. Io sono molto sanguigno ma non accetto che mi si dica che non ho rispettato i ruoli: se rimarrà Lucchesi a Pisa ci sarò anche io, altrimenti andrò via″.
Sull’importanza della gavetta: ″I soldi fanno comodo a tutti ma quando si è giovani è importante anche lavorare in certe piazze perché sanno come ragioni e rimanere qua mi servirebbe. L’essere stato un buon giocatore non significa sapere fare l’allenatore, perché bisogna studiare e avere fatto la gavetta è stato importante per migliorare, anche se mi manca ancora qualcosa″.
Sull’Italia vista ieri contro il Belgio, infine, Gattuso chiosa: ″Questa Nazionale ha dimostrato la sua organizzazione, ha un allenatore tra i migliori in Europa negli ultimi anni, con una squadra che non ha tanta fantasia ma ce l’ha nello stare in campo e, sono convinto, che con il passare del tempo sarà una squadra dura da affrontare per chiunque. Bonucci non fa fatica quando gioca, sembra essere in surplus, ha una classe incredibile e con la palla fa venire il panico agli avversari. Si muove con i concetti del difensore ma gioca come un centrocampista e ha una grande interpretazione del ruolo″.