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Rangers-Roma, i giallorossi tornano in Scozia quarantuno anni dopo Dundee

Questa sera a Glasgow la Roma affronta i Rangers per la prima volta in una competizione europea. Una sfida che arriva in un momento delicato per la squadra di Gasperini, reduce da due sconfitte consecutive in Europa League contro Viktoria Plzen e Lille. Di fronte ci sarà una squadra ancora a caccia del primo successo nella competizione, ma spinta dal calore dell’Ibrox Stadium.

Per la Roma però, il ritorno in Scozia evoca inevitabilmente un ricordo: l’ultima volta che i giallorossi affrontarono una squadra scozzese in Europa infatti, fu nell’aprile del 1984, nella semifinale di Coppa dei Campioni contro il Dundee United. Quell’anno la finale si sarebbe disputata proprio allo Stadio Olimpico, e i giallorossi lungo il loro cammino, eliminarono rispettivamente Goteborg, Cska Sofia e Dynamo Berlin.

All’andata, al “Tannadice Park”, la Roma di Nils Liedholm uscì sconfitta 2-0. Fu una serata tesa, non solo per il risultato, ma anche e soprattutto per il clima creatosi intorno al match: i giallorossi infatti, quella sera subirono insulti di ogni tipo, anche di stampo razzista, sia dal pubblico che dagli stessi giocatori del club scozzese. Insulti che non sembravano essere indirizzati solo alla Roma, ma all’Italia stessa.

Il ritorno a distanza di sette giorni fu una delle notti più intense della storia giallorossa. Proprio in quella settimana si registrò un incasso che andò oltre il miliardo e mezzo di lire coperti da ben 68mila spettatori, una cifra record per quei tempi.

Rangers-Roma, quarantuno anni fa la vendetta dell’Olimpico contro il Dundee

Davanti a 68mila persone, Liedholm schiera il solito Tancredi tra i pali, una difesa composta da Nappi, Righetti, Nela e Maldera, Falcao e Di Bartolomei in mediana, e in attacco il trio composto da Ciccio Graziani, Roberto Pruzzo e Bruno Conti.

La Roma parte forte e in poco più di mezz’ora ribalta immediatamente le sorti del match: due gol di Roberto Pruzzo nel primo tempo e, nella ripresa il rigore di Agostino Di Bartolomei completa la rimonta giallorossa.

Al triplice fischio di Michel Vautrot, l’Olimpico esplode e festeggia la prima storica qualificazione in una finale di Coppa dei Campioni, proprio nell’anno in cui la capitale avrebbero ospitato quel match.

Una gioia incontenibile anche per la squadra di Liedholm, con Nela che durante i festeggiamenti corre in direzione dell’allenatore avversario, Jim McLean, a ricambiargli il favore ricevuto in occasione del match d’andata: anche l’allenatore scozzese, aveva partecipato attivamente alle offese del “Tannadice Park”.

Oggi a distanza di quarantuno anni da quella semifinale, la Roma torna in Scozia per provare a riscrivere la storia, e cercare di strappare via punti importantissimi per la classifica di Europa League.