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Pjanic: “L’Italia una seconda casa. Ritorno? Non si sa mai”

Miralem Pjanic in maglia Juventus (Imago)
Miralem Pjanic in maglia Juventus (Imago)

Le parole del centrocampista sull’avvio di campionato della Roma e sulla possibilità di tornare in Italia

Miralem Pjanic è stato sicuramente uno ei centrocampisti più forti della Serie A dello scorso decennio, in cui ha giocato in Italia tra 2011 e 2020 con le maglie di Roma e Juventus.

Il bosniaco da quest’estate è rimasto svincolato, dopo la fine della sua ultima esperienza in Russia col CSKA Mosca e a 35 anni cerca ancora un’ultima avventura prima di salutare il calcio giocato.

Come ha raccontato in un’intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, non esclude un ritorno proprio in Italia: “L’Italia è la mia seconda casa. Non c’è ancora un progetto concreto, ma non si sa mai. Di sicuro non è finita per me, voglio giocare ancora 1 o 2 anni“.

Ma non solo, perché ha parlato anche del grande avvio di campionato della Roma di Gasperini. Di seguito le sue parole.

Pjanic: “Non mi sorprende l’avvio della Roma”

Pjanic non si è detto stupito del grande avvio di stagione della Roma: “Non sono tanto stupito, perché in panchina c’è un allenatore del calibro di Gasp. È un allenatore che bisogna lasciare lavorare e seguire senza esitazioni, con lui c’è molto da fare e da conquistare in prospettiva futura. Sta facendo grandi cose dal punto di vista tecnico: dimostra ogni volta la sua bravura“.

Una Roma ce ha paragonato a quella in cui giocava lui nel 2013: “Ci sono analogie. Anche nel 2013 era la prima stagione di Garcia: Rudi era arrivato con grande entusiasmo, voglia e determinazione. Facemmo un’ottima preparazione estiva. Vedo similitudini perché Gasperini sta facendo le cose per bene: penso che averlo strappato alla concorrenza sia stato già un ottimo colpo per la società, ora bisogna solo farsi guidare da lui e accontentarlo nelle sue richieste. Se lo merita. Il suo calcio è europeo, e mette in difficoltà tutti“.

Gian Piero Gasperini, allenatore Roma (Imago)
Gian Piero Gasperini, allenatore Roma (Imago)

“Ci sono pochi giocatori come Dybala”

Per il centrocampista, però, quella Roma era anche superiore a quella di oggi: “Quella squadra, con Totti, De Rossi e Maicon, era per la verità superiore qualitativamente. Quella di oggi è un’espressione della stagione precedente, con un Gasperini in più che esprime un calcio all’insegna della disciplina. È un gruppo pronto fisicamente, difficile da affrontare: con Gasp devi correre per giocare, si attacca e si difende in undici“.

Infine, Pjanic ha parlato di alcuni singoli della Roma di oggi, a partire da Koné: “Lo conoscevo già ai tempi del Borussia Mönchengladbach, mi aveva colpito e l’avevo consigliato a Mehdi Benatia, ma le cifre allora erano troppo alte per l’Olympique Marsiglia. Koné è un giocatore forte attorno al quale costruire un progetto“. Per chiudere sul suo ex compagno Dybala: “Ce ne sono pochi come lui. Ha anche tanta esperienza ed è uno di quelli che può far superare i momenti difficili alla squadra”.