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Chi è Rodrigo Muniz, attaccante del Fulham che piace all’Atalanta

Rodrigo Muniz, Fulham (Imago) interna
Rodrigo Muniz, Fulham (Imago)

Religione, determinazione e passione per la pesca sportiva: chi è Rodrigo Muniz, attaccante che piace all’Atalanta.

Con la partenza di Mateo Retegui con destinazione Arabia, l’Atalanta cerca un sostituto per l’attacco. I nerazzurri negli ultimi giorni hanno sondato diversi giocatori non solo in Italia ma anche all’estero. Momentaneamente sono in corso solo delle valutazioni ma nessuno di questi nomi è in vantaggio sull’altro né ci sono stati contatti diretti per avviare un’eventuale trattativa.

Tra i calciatori sulla lista del club spuntano quindi Nikola Krstović del Lecce, oltre a Tolu Arokodare del Genk e Rodrigo Muniz Carvalho del Fulham.

Tra passioni e lavoro, grande determinazione in campo e fuori, e la religiosità che da sempre lo accompagna: scopriamo chi è l’attaccante brasiliano Muniz che piace all’Atalanta.

Alto 1.86cm, classe 2001 con un passato tra Brasile e Inghilterra. Nell’ultima stagione vanta 11 gol e 2 assist in 36 presenze. Dopo aver indossato le maglie di Flamengo, Middlesbrough e Fulham potrebbe quindi arrivare l’esperienza in Italia.

Dentro e fuori dal campo

La vita di un calciatore non è fatta solo di lavoro ma anche di passione e determinazione. Come ci spiega Muniz: “Mi prendo molta cura di me stesso. Così, quando ne ho bisogno, sono pronto. È un impegno quotidiano e sta dando i suoi frutti. Anche fuori dal campo è allenamento: cibo, palestra, buona mentalità“.

Non può quindi mancare del tempo anche per se stessi, per “ricaricare le batterie” come ha dichiarato lui stesso. Cosa fa il classe 2001 per liberare la mente? È un grande appassionato di pesca sportiva, come si può vedere attraverso il suo profilo Instagram con un post che lo ritrae con un grande pesce e degli amici. Una passione particolare che lo riconnette alla natura prima di ogni nuova esperienza.

Qualcosa in cui credere

E poi la fede, che lo ha accompagnato in tutte le fasi della sua vita: “Lavoro con uno psicologo. Leggo la Bibbia. Mi dà tranquillità. Sono io che faccio la mia parte qui… e il Padre Celeste mi benedice. Seguire Gesù è la via per la felicità. Quando capisci che Lui ha il controllo, tutto diventa più facile. Vogliamo tutto a nostro tempo… ma è a Suo tempo“.

Ma la riflessione non finisce qua e continua con un augurio, perché “se Dio vuole, vorrei rappresentare il mio Paese“, ha spiegato. E proprio queste ambizioni e credenze potrebbero arrivare fino a Bergamo nella prossima stagione, il futuro però è ancora tutto da decidere.