Palermo, centesima di Vazquez con gol: da Gattuso a Iachini, la storia del Mudo in rosanero
“Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie”. Certo, per quanto Giuseppe Iachini non abbia le sembianze di Morpeheus, le vicende vissute da Franco Vazquez nelle sue cento partite con la maglia del Palermo sono talmente cervellotiche da rendere praticamente obbligata una citazione a The Matrix. Il Mudo, esattamente come Neo, in un pomeriggio di dicembre del 2013 ha deciso di ingerire la pillola rossa. Non quella blu, quella che lo avrebbe fatto risvegliare nella sua camera, con un contratto già pronto da firmare per il Velez, la squadra per cui tifa sin da bambino. Ha deciso di restare nel paese delle meraviglie e di diventare protagonista assoluto con la maglia della squadra che lo ha portato in Europa, quel Palermo che alla sua centesima presenza lo ha visto andare a segno non in uno stadio qualsiasi, ma a San Siro.
Quattro mesi da fuori lista e di spola tra prima squadra e Primavera, poi la svolta. Ma partiamo dall’inizio: Cattani lo porta a Palermo nel gennaio 2012 e Bortolo Mutti lo lancia subito nella mischia. Un esordio positivo col Napoli, a dispetto di una netta sconfitta per i rosanero, poi poche altre chance per mettersi in mostra. Il Palermo si salva e riparte da Giuseppe Sannino, che in estate gli fa capire di dover cambiare aria. Ecco dunque che Vazquez vola in Spagna, al Rayo Vallecano, e mentre lui fatica a farsi spazio in quel di Vallecas, il Palermo retrocede in Serie B. Ed è proprio in Serie B che ritrova la maglia rosanero, ovviamente con un altro allenatore. Tocca a Gennaro Gattuso, alla prima panchina in Italia, far splendere il Mudo dopo un anno e mezzo di punti interrogativi.
Gattuso, tuttavia, non riesce a ritagliargli un ruolo nel 4-2-3-1 iniziale, ma nemmeno nel 4-3-1-2 provato nella seconda metà del ritiro austriaco. Con il secondo schieramento, anzi, cerca di reinventarlo regista arretrato, con risultati per nulla positivi. E al momento di fare le scelte per le restrizioni sugli over 23, tra Bacinovic e Vazquez fa fuori proprio Vazquez. Una scelta fatta a mercato chiuso, che obbliga il fantasista nativo di Villa Carlos Paz a restare ai margini della squadra fino all’inverno. Quando Iachini subentra a Gattuso bastano due soli allenamenti per stregarlo.
E rieccoci così al punto di partenza, a quella pillola rossa che Iachini gli porge. Vazquez sembra sulla via di tornare a casa, però Iachini riesce a convincerlo, mostrandogli una fiducia che nessuno in Italia gli ha mai corrisposto. Alla riapertura delle liste, il Mudo torna nuovamente tra i convocati. Arrivano le prime partite, il primo gol una promozione in Serie A da protagonista assoluto, con tanto di rete decisiva nella partita della matematica contro il Novara. Un gol che, a cento partite dal suo esordio in Italia, è arrivato anche contro l’Inter. Inutile per il risultato, un po’ meno per continuare a mettersi in mostra. Prima di pensare al futuro, però, c’è un Palermo da salvare.
Benedetto Giardina