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Higuain: “Il San Paolo come il Monumental. Non penso al record di gol”

Gonzalo Higuain, capocannoniere del campionato e uomo simbolo del Napoli capolista, è stato intervistato da Laura Barriales, volto della televisione della Serie A. Tanti sono stati i temi toccati dall’argentino, a cominciare dal suo soprannome: ″Mio padre era soprannominato “Pipa” quando giocava, quindi io che sono suo figlio vengo chiamato “Pipita”. La stessa cosa vale anche per i miei fratelli, ma il mio soprannome deriva da mio padre: sono nato in Francia perché lui giocava lì in quel periodo, ma mi sento argentino a tutti gli effetti”. Sull’affetto dei tifosi e sul paragone con Maradona, Higuain ha detto: “A Napoli provo a fare una vita normale ma non conosco ancora tutta la città. L’affetto della gente è incredibile e quando sono in giro loro mi dimostrano sempre grande amore. Il loro sostegno è pazzesco, ricorda quello che ho trovato in Argentina: posso paragonare il San Paolo al Monumental come calore percepito durante le gare. Anche noi giocatori vogliamo dimostrare il nostro attaccamento ai tifosi: c’è una canzone bellissima che loro cantano che mi piace. Ho iniziato ad ascoltarla qualche gara fa ed ora la so tutta. Per me è spettacolare essere paragonato a Maradona: in città lui ha lasciato un grande ricordo ed è emozionante per me essere considerato come il suo erede”.

Sui gol e sul suo momento di forma: “Mi piacciono tutti i gol, ma se devo scegliere dico quelli che ci hanno fatto vincere: forse il più bello che ho segnato è quello contro la Roma in casa lo scorso anno. Ora ho grande fiducia – ha proseguito Higuain – ed il merito è sicuramente di Sarri, che guardandomi negli occhi in cinque minuti mi ha convinto a restare: gli sarò sempre grato per quello che ha fatto per me. Non so se questa sia la migliore stagione della mia carriera, mancano ancora cinque mesi. Il record di gol di Nordahl è difficile da battere ma ci proverò: l’importante è però che le mie reti servano al Napoli per vincere, il resto viene dopo″.