29 febbraio: un giorno speciale. E i calciatori “bisesti”…
Che non sia un giorno come un altro è un dato di fatto. In effetti, se cade una volta ogni quattro anni, un motivo ci sarà… Ad istituirlo dopotutto ci pensò un certo Giulio Cesare nel 46 a. C. quindi qualcosa di davvero unico e speciale dev’esserci per forza in questo giorno. E poi, secondo la tradizione anglosassone, solamente oggi le donne possono chiedere la mano del fidanzato (e non viceversa), che a sua volta proprio non può rifiutare, quasi per legge. Perché? Nel 1200 la regina Margherita di Scozia istituì una multa salata proprio per quegli uomini che rifiutavano in questo giorno la proposta. In alcuni paesi nordeuropei questa tradizione ancora esiste, si salvi chi può!
Che poi, così strano in fondo in fondo non è. Ogni 29 febbraio nascono 4,1 milioni di bambini. Ma tra questi, in media quanti diventano poi calciatori? Beh, nella storia calcistica non sono poi così numerosi i giocatori nati “bisesti”. Ma qualcuno tuttavia c’è. Taider, Howedes e Balenziaga, per citare i più famosi. Non saranno Messi e Ronaldo, ma chissà che questo giorno possa donar loro qualche anno di longevità e di carriera in più… Come? Compiendo gli anni una volta ogni quattro anni. Se fosse davvero così, potrebbero giocare a calcio quasi fino alla pensione. Non male, ma purtroppo l’età avanza per tutti.
Mondiali, Olimpiadi, Europei: tutti gli eventi sportivi più sentiti anche loro ogni quattro anni… Ma probabilmente dalla notte scorsa questo giorno così raro verrà ricordato principalmente per il primo Oscar a Leonardo Di Caprio. E qualche maligno dirà “Beh, se Di Caprio ce l’ha fatta a vincere l’Oscar, anche i calciatori bisesti possono giocare fino alla pensione…”.
Alberto Trovamala