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2016 nero, chi ha fatto peggio? I club flop dell’anno

C’è chi ha vissuto un 2016 spensierato, magari vincente; e c’è chi, invece, ha sofferto come non mai. È il caso di otto squadre, che nei campionati europei hanno vissuto un anno nerissimo, lontano da ogni previsione. Nel folto gruppo ci sono grandi del calcio mondiale, come il Manchester United, e piccolissime, crollate dopo exploit storici, come il Paderborn. E poi ancora nobili decadute, come Amburgo e Valencia, oppure deluse inattese, vedi Marsiglia e Wolfsburg. Facciamo dunque un viaggio tra i club che nel 2016 hanno avuto davvero poche occasioni per sorridere.

MANCHESTER UNITED

Prima van Gaal, poi Mourinho: il 2016 del Manchester United è stato da dimenticare. Gioco povero, vittorie troppo risicate per una rosa di valore come quella del Red Devils. Il quinto posto in Premier League, nell’anno dell’exploit del Leicester, non ha accontentato nessuno. Unica consolazione? La vittoria in FA Cup, che non ha salvato però la panchina dell’allenatore olandese, a maggio sostituito da Mou. La nuova stagione però ha dato davvero finora pochi segnali positivi, nonostante l’acquisto in estate di Pogba e Ibrahimovic.

WOLFSBURG

Nell’anno del Dieselgate che ha fatto tremare il colosso Volkswagen, non è andata meglio alla squadra controllata dalla casa automobilistica tedesca, il Wolfsburg. Doveva essere la stagione della conferma (nel 2014/15 erano stati l’anti-Bayern), è stata invece la stagione del crollo: ottavo posto in Bundesliga, fuori dalle coppe europee. I pessimi risultati sportivi hanno fatto il paio con l’austerità predicata dalla casa madre, comportando un inevitabile trend negativo: oggi il Wolfsburg è a soli sei punti dalla zona retrocessione.

MARSIGLIA

Il tredicesimo posto in Ligue1 ha sancito la crisi del Marsiglia, che nel 2016 ha già cambiato ben tre allenatori. L’ultimo, l’ex Roma Rudi Garcia, sembra quello che sta dando maggiori benefici a una squadra che dopo tre ottime stagioni è finita in un evidente periodo di declino. Problemi in campo, ma problemi anche fuori: ad aprile il presidente Margarita Dreyfus ha annunciato la vendita del club, prelevato poi ad agosto dall’americano McCourt. Insomma, un anno da dimenticare per Marsiglia, al momento sesto, che che ora spera in una risalita nella prima parte del 2017.

PADERBORN

Appena due anni fa era una delle belle favole della Bundesliga, oggi il Paderborn è finito in una crisi senza precedenti. Due retrocessioni di fila, che hanno spedito la squadra addirittura nei bassifondi della 3.Liga, serie C tedesca. Ai problemi di campo si sono aggiunti anche quelli di spogliatoi, dopo la contraddittoria gestione dell’ex Fiorentina Effenberg, che ha dato il là a diversi scandali. Ora il club lotta per evitare la terza retrocessione consecutiva.

VALENCIA

Nonostante l’arrivo di Peter Lim, facoltoso magnate di Singapore, il Valencia continua a vivere un momento nero della sua storia. Specialmente nel 2016, anno in cui è arrivato il tragico dodicesimo posto in Liga spagnola. Sono stati tre gli allenatori che si sono succeduti nell’anno solare sulla panchina, tra i quali Cesare Prandelli, che sta provando (senza grandi risultati, a dire il vero) a raddrizzare una stagione complicata. Il Valencia è 17ettesimo, a pari punti con la terzultima. I punti stentano ad arrivare e la strada si fa sempre più in salita.

ZURIGO

Dodici titoli di Svizzera in bacheca e da giugno anche una clamorosa retrocessione. Il 2016 è l’anno più nero della storia dello Zurigo, che è dovuto incredibilmente ripartire dalla Challenge League. Unica gioia: la vittoria della Coppa nazionale, che ha permesso alla squadra di accedere all’Europa League, competizione in cui hanno sfiorato addirittura ai sedicesimi. La macchia del ko di giugno, però, resterà indelebile per diverso tempo, nonostante una nuova promozione sia già alle porte.

NEWCASTLE

Se a Newcastle upon Tyne chiede quale sia l’anno peggiore della storia recente del club vi diranno certamente il 2016. La gestione McClaren ha fatto crollare definitivamente le prestazioni dei bianconeri, già da tre anni nelle zone medio-basse della classifica di Premier League. Il risultato? Cambio d’allenatore, Benitez in panchina e retrocessione centrata in pieno, per l’amarezza dei tifosi del St.James che non ritrovavano la Premiership dal 1992. Ora i Magpies sono primi e puntano alla risalita immediata nel calcio che conta.

AMBURGO

Un altro anno ai limiti dell’assurdo per l’HSV, dopo un 2015 che di normale ha avuto ben poco. Retrocessione solo sfiorata a giugno, e questa è già una notizia fin troppo positiva. Se l’orologio del Volksparkstadion (scandisce il tempo dall’ultima retrocessione, che dal 1963 mai si è verificata) continua a correre, il tempo per il club anseatico sta scadendo. La gestione societaria è pessima e anche nella prima parte della nuova stagione le difficoltà sono all’ordine del giorno. Un sottile filo continua a dividere l’Amburgo dal crollo in Zweite Liga.