Zoff: “Buffon batterà anche il record di Rossi: superiore a tutti”
Superato il mito Dino Zoff, a Buffon rimane solo l’ultima scalata, lunga appena quattro minuti. Sarà il portiere meno battuto della storia del campionato italiano? Zoff ne è sicuro e nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello sport, si dice tutt’altro che rammaricato per questo sorpasso: “Ero certo che sarebbe successo e ovviamente adesso Buffon batterà anche il record di Rossi. Io ai record non ho mai badato granché: sono importanti solo perché fanno il bene della squadra. L’unico a cui tengo davvero è quello delle 330 partite consecutive nella Juventus. Non dipende dai tempi, ma dalla forza della squadra. E questa Juve può vincere cinque scudetti di fila: un traguardo stratosferico”. Meriti di Buffon, ma anche della difesa dei bianconeri e di tutta la squadra: “Come era più della Juve anche nel mio caso. Ma questo lo sa anche Buffon: se ti fanno cinque tiri difficili a partita, magari ne pari quattro, ma al quinto prendi gol. La bravura del portiere si vede lì: se prende i tiri o li respinge. O comunque se li respinge raramente, e bene. E poi ci vuole anche un po’ di fortuna, sempre”.
Zoff incorona Buffon: “E’ quello che ha più credenziali. Statura superiore a tutti: anche a Rossi. Non si è accontentato delle sue attitudini naturali e ha lavorato molto sulla personalità. Reggere fino a 41 anni? Non lo darei per certo, ma fisicamente può farcela: forse è vero che sta meglio adesso di qualche anno fa, ma quelli sono cicli, periodi che non dipendono dall’età”. Similitudini e differenze tra Buffon e Zoff: “Simile nel modo di stare in porta, nel ‘pesare’ in porta. Si dice che sia leader come me, ma in modo meno silenzioso. Io dico che quello che fa la differenza è quanto e come si parla nello spogliatoio, e lì lo facevo anche io, nel rispetto delle regole del ruolo. Da la dietro puoi usare meglio i tempi morti per ‘studiare’ la partita in modo più distaccato. Sempre che tu non ti faccia fregare da quei tempi morti: io mi facevo da solo la telecronaca della partita per non correre il rischio di distrarmi”.
Dietro Buffon c’è un buon numero di ragazzi interessanti: “Erede è una parola grossa: ci sono un paio di giovani, Perin e Sportiello, che stanno facendo bene. E poi c’è Donnarumma: è presto per dare sentenze, ma se uno a 16 anni fa il titolare nel Milan, come minimo ha una carriera aperta davanti”.