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Monaco, lo zio di Mbappé racconta Kylian: “È pazzo di calcio, segue da anni la Juventus e ammira Buffon”

È il diamante grezzo dell’attacco del Monaco. Ventiquattro gol in stagione ad appena 18 anni. Kylian Mbappé sarà uno dei pericoli maggiori per la Juventus nella gara di andata delle semifinali di Champions League. Una famiglia di sportivi: la madre giocatrice di pallamano, il fratello calciatore dell’Al Nasr dal 2015, mentre il padre e lo zio Pierre ex calciatori e poi dirigenti delle società francesi. “Il giorno in cui è nato Kylian gli ho regalato un pallone, per trasmettergli la passione del calcio – ha dichiarato Pierre a Tuttosport – Non solo sul campo, ma anche fuori. Fa di tutto per vedere ogni partita. Studia i video per migliorarsi, legge giornali e riviste sportive“.

Non solo una passione, ma la voglia di migliorarsi sempre: “I suoi modelli sono Ronaldo, Messi, Neymar, ma anche i francesi Zidane e Trezeguet. In Italia invece Buffon e Simone Inzaghi. Per questo non avrà bisogno di studiare la Juventus, ogni settimana guarda le partite dei bianconeri, ma anche di Barcellona, Real Madrid e Chelsea”. Da francese è stato però accostato ad Henry: “Non credo, ha uno stile suo, scatta, dribbla e segna non riesco a pensare ad un paragone pertinente“.

Una stagione incredibile quella del giovane francese che ha acceso su di lui i riflettori di molti top club europei pronti ad acquistarlo nel mercato estivo: “Nel calcio non si può mai sapere, sta bene a Monaco e quando arriverà il momento se ne parlerà in famiglia. Siamo persone che hanno vissuto il calcio, per questo non credo che abbia bisogno di un procuratore“. Ma mercoledì contro la Juventus Kylian potrebbe incontrare uno dei suoi idoli: “Non mi sorprenderebbe se mercoledì chiedesse la maglia a Buffon, lo stima per la sua longevità e le qualità calcistiche, meno per non aver mai vinto la Champions League“. Giovane e dal futuro certamente dalla sua parte, ma con un obiettivo preciso già nel presente: “L’unico pensiero è battere la Juventus in Champions League e vincere la Ligue 1, magari un giorno la sfida per il pallone d’Oro non sarà più Ronaldo-Messi, ma Neymar-Dybala-Mbappé“.