Zenga difende Szczesny: “Ridarei al ruolo di portiere la sua identità”
Walter Zenga è corso in difesa di Szczesny dopo gli errori nella partita contro l’Udinese: “Chi è che non sbaglia? E il secondo non è un errore da portiere”
La Juventus è uscita con un pareggio dal campo dell’Udinese e le accuse dei più sono rivolte verso Wojciech Szczesny, autore di due errori che hanno permesso alla squadra di Gotti di pareggiare: prima un ritardo che ha causato il rigore segnato poi da Pereyra, poi un errore in fase di ripartenza che ha permesso a Deulofeu di segnare un gol facile per il definitivo 2-2.
Intervistato al quotidiano Tuttosport, l’ex portiere di Inter, Sampdoria e della Nazionale, Walter Zenga, ha però voluto difendere Szczesny: “Se subito alla prima giornata dobbiamo cambiare portiere per un errore… non scherziamo, dai! Chi è che non ha mai sbagliato? L’anno scorso l’Inter ha vinto il campionato ma qualcuno ha messo in discussione Handanovic…“.
“Il secondo errore non c’entra nulla con il ruolo”
Poi Zenga continua: “Il primo (l’intervento in ritardo che ha causato il rigore, ndr) è un classico errore da portiere. Ma il secondo non c’entra nulla con il ruolo. Se consideriamo il secondo un errore da portiere sbagliamo: Szczesny ha sbagliato la lettura della situazione e ha tentato qulacosa di differente giocando la palla. Se avesse compreso il pericolo, l’avrebbe calciata fuori”.
Questo il pensiero di Zenga: “Oggi i portieri giocano con i piedi: è un’idea e come tale va rispettata, ma io ridarei al ruolo di portiere la sua identità: il portiere faccia il portiere. Poi, se è bravo con i piedi, meglio“.
L’INTERVISTA INTEGRALE NELL’EDIZIONE ODIERNA DI TUTTOSPORT