Barcellona, Yamal è il più giovane di sempre a segnare in Liga: la sua storia
Il talento del Barcellona Lamine Yamal sta battendo tutti i record: è il più giovane di sempre a segnare in Liga. La sua storia
Immaginate un calciatore classe 2007, titolare e già decisivo sia in un top club sia con la nazionale. È quello che accade in Spagna, dove La Masia del Barcellona ha dato vita ad un nuovo gioiello: Lamine Yamal, 16 anni compiuti lo scorso luglio, è il nuovo talento cristallino della squadra di Xavi. L’uomo, o meglio, il ragazzo dei record infranti: l’ennesimo è arrivato domenica 8 ottobre, segnando il primo gol in Liga contro il Granada. A 16 anni e 87 giorni, è il più giovane marcatore di sempre nel campionato spagnolo.
L’esordio nella scorsa stagione, a 15 anni e 290 giorni, lo ha consacrato come il calciatore più giovane a debuttare con i blaugrana. Oggi, la sua maturazione tecnica e tattica lo ha portato a bruciare le tappe e “prendersi” una maglia da titolare in uno dei club più prestigiosi del mondo. E lo ha notato anche de la Fuente, commissario tecnico della nazionale spagnola. A soli 16 anni e 57 giorni Yamal è diventato il marcatore più precoce della Furia roja, realizzando il gol dell’1-7 contro la Georgia dopo la tripletta di Morata.
I paragoni con Messi
Il nuovo Messi. Un accostamento che si è prestato a diversi talenti del settore giovanile del Barcellona. Tanti i calciatori cresciuti nel florido serbatoio blaugrana e paragonati – per talento e prospettiva – al capitano dell’Argentina campione del mondo. Ma in molti concordano nell’assegnare a Lamine Yamal il ruolo di vero erede del calciatore in forza, oggi, all’Inter Miami.
Alla “Pulce” lo lega un particolare episodio. Una foto storica, quella immortalata da mamma Ebana e che ritrae il neonato Lamine proprio tra le braccia di Leo. A quindici anni di distanza, quella diapositiva sembra quasi attestare un passaggio di consegne. Genio e sregolatezza, come tutti i più grandi talenti della storia. Qualche mese fa era stato protagonista per un episodio di indisciplina con la nazionale spagnola Sub-17, in cui erano coinvolti anche altri 3 compagni che vennero allontanati dal ritiro della Nazionale.
Un percorso, quello di Yamal, che lo ha portato a bruciare tappe su tappe. Da sempre un passo in avanti, sin dagli esordi con il Barcellona. Entra a far parte della Masia quando aveva cinque anni, ed è stato aggregato all’Under 16 quando ne aveva appena 13. Con l’esordio dello scorso aprile, in occasione della gara vinta dal Barcellona per 4-0 sul Betis, Lamine è diventato il più giovane calciatore a esordire in campionato con la maglia blaugrana. E dopo essere diventato il calciatore più giovane ad esordire con la maglia della Spagna, ora è anche il più giovane ad aver trovato la via del gol.
“Un talento diverso dagli altri”
Figlio di papà marocchino (tifoso del Real Madrid) e mamma della Guinea Equatoriale, Yamal ha deciso di giocare con la nazionale spagnola. È solo l’ultimo campione della dorata scuderia dell’agente Jorge Mendes. Nuovo protagonista nel Barcellona, ma deve ancora firmare il primo contratto professionistico con il club. Ad esporsi sulle qualità di Lamine fu – qualche anno fa – Patrick Kluivert, uno che di attaccanti se ne intende.
Oggi responsabile della Masia blaugrana, l’ex attaccante olandese aveva già individuato il calciatore classe 2007 come uno dei possibili protagonisti delle future annate. E anche l’allenatore del Barcellona Xavi ha confermato quanto di buono è stato già detto e scritto sull’attaccante: “È diverso dagli altri. Ha un talento innato e i giovani non hanno paura. È uno dei giocatori in rosa che può fare maggiormente la differenza e di cui si fida di più, soprattutto per la capacità di sentire davvero poco la pressione”.
Il 20 agosto ottantacinque minuti di gran carriera per lui in occasione della partita vinta dal Barcellona con il Cadice. Una fantastica introduzione rispetto allo spettacolo fornito in occasione di un’altra gara, vinta la settimana successiva dai blaugrana in rimonta contro il Villarreal. Due assist, due legni, il premio di MVP a fine gara e la standing ovation che l’Estadio de La Ceramica gli ha dedicato al momento della sostituzione. Un’ovazione collettiva. 45 giorni dopo, contro il Porto, il classe 2007 è diventato il più giovane giocatore di sempre nella storia della Champions League. Siamo di fronte a un possibile nuovo crack: la storia è davanti ai nostri occhi.