Juventus, Vlahovic: “Lavoro per diventare un campione. Amo il DNA bianconero: è come il mio”
Dal Salone Del Libro di Torino ha parlato l’attaccante Dusan Vlahovic: “Sono felicissimo alla Juventus”
Al Salone Internazionale Del Libro di Torino, si è tenuta la presentazione del libro “Vlahovic, non finisce qui”. Presente all’evento anche l’attaccante serbo della Juventus, che si è trasferito in bianconero lo scorso febbraio dalla Fiorentina, tra l’altro l’avversaria nell’ultimo turno di campionato.
Dusan Vlahovic – che ha salutato calorosamente Paulo Dybala – ha parlato dei suoi primi mesi in bianconero: “Amo il Dna della Juventus, mi piace la voglia di combattere e non mollare mai: è proprio come il mio. L’affetto del pubblico è importante e ti spinge a dare di più. Sono felicissimo di essere alla Juventus, l’ho voluta tanto. Spero di raggiungere obiettivi e vincere tanti trofei”.
Juventus, Vlahovic: “La Champions League mette i brividi”
Classe 2000, ma testa focalizzata per Dusan Vlahovic, che punta a diventare un campione: “Non voglio mai avere rimpianti, mi sento un privilegiato a fare questo mestiere e c’è tanto da lavorare per diventare un campione ma sto dando tutto me stesso per diventarlo”.
Esordio in Champions League, due presenze ed emozione particolare: “Può sembrare un cliché, ma sognavo di sentire l’inno e di giocare la Champions League. L’atmosfera è differente e tutta la settimana si respira un’aria diversa quando c’è la Champions. Ero orgoglioso di me stesso e ho detto tra me e me ‘ci siamo, guardiamo avanti. Non ci possiamo fermare’. Giocarla ti mette veramente i brividi“.
“Ogni gol è importante”
I gol, per una prima punta, sono tutto e così è anche per l’attaccante serbo: “Tutti i gol sono importanti e danno emozioni, ma segnare in Champions League ti dà un’emozione forte e rara che vorrei provare per tanto tempo e tante volte. Devono continuare a lavorare e speriamo che arriveranno tante di queste partite”.
Infine un commento su Federico Chiesa: “Abbiamo condiviso tre anni alla Fiorentina, fortunatamente siamo di nuovo insieme. Si è infortunato quando sono arrivato, spero torni il prima possibile, lo conosciamo come calciatore“.