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Correre, sempre! Un anno di Virtus Entella: dai tribunali al primato in Serie B

Correre. A Chiavari sono abituati a farlo. Stop and go. L’anno scorso di questi tempi si erano appena fermati. L’esordio col Gozzano poi la sospensione, aspettando che il TAR lì riportasse in serie B. Fermi ai box fino al 31 ottobre, poi una sgommata lunga cinque mesi e mezzo. E alla fine… Mancosu si è sostituito al TAR. Un suo gol alla Carrarese, all’ultimo minuto dell’ultima giornata, ha riportato l’Entella in B. Un suo rigore, all’ultimo secondo della terza giornata, ha abbattuto il Frosinone e issato i biancoazzurri in testa da soli. Di corsa, of course.


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A Chiavari ormai funziona così. E poco importa se l'anno scorso parlare di primato in Serie B sarebbe stato pura follia. Il mondo dell'Entella ormai si è capovolto. Da squadra fantasma in cerca di categoria a squadra che guarda tutti dall'alto verso il basso. Difficile, forse, da credere. Ma in città ormai l'hanno capito. Questa squadra è abituata a correre e continuerà a farlo. E di casuale in tutto ciò c'è davvero poco.
 
"Attaccare e difendere, tutti insieme, come se in campo si fosse una cosa sola". Ce l'ha raccontato ai nostri microfoni Marco Sala, terzino sinistro 20enne arrivato in prestito dal Sassuolo, recentemente convocato da Nicolato in Under 21. La forza del gruppo, appunto. Che non si arrende mai, di fronte a ogni tipo di difficoltà. E allora, quando Ciano si presenta sul dischetto, il Frosinone sembra pronto a porre fine al miracolo Entella. Non aveva fatto i conti con i guantoni di Nikita Contini. Giovane, anche lui, a comandare un reparto difensivo che non sbaglia un colpo. 0 gol subiti in 3 partite. Lavoro e coesione, le parole chiave di Mister Boscaglia, artefice di questa cavalcata partita un anno fa.


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Lavoro in campo, sì, ma anche una società appassionata. "Può sembrare strano per chi lo vive da fuori, ma qui si fa calcio in un certo modo. Con l'obiettivo di diventare un modello da esportare in tutta Italia". Parole e musica di Michele Pellizzer, ormai al quinto anno di Entella. Conosce ogni particolare del mondo biancoazzurro. La sua famiglia sta crescendo qui e garantisce che a Chiavari non c'è nulla da invidiare alle grandi piazze d'Italia.
 
Serietà e mezzi all'avanguardia. Da quest' anno, infatti, l'Entella ha cominciato ad utilizzare "Zone 7", un software che permette di prevenire gli infortuni e migliorare le prestazioni in campo. Come ha fatto per primo il Getafe lo scorso anno. Un quinto posto finale nella Liga, a giustificare questa scelta. Un enorme incrocio di dati per essere sempre un passo avanti, per continuare a stupire.


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E poi a Chiavari si vive bene. "Lontano da certi tipi di pressione, si può lavorare al meglio sotto ogni punto di vista. Questa è la cosa più importante". Chi ce lo racconta se ne intende di piazze calde. Bergamo e Bari nel suo passato. Giuseppe De Luca sa quanto sia importante la serenità per fare al meglio il proprio lavoro. Un comune di poco meno di 30.000 abitanti, 40 km di distanza da Genova e il fiume Entella che lo attraversa. Il nome della squadra nasce da lì.
 
Nessuno può dire se l'Entella continuerà a correre fino in fondo. D'altronde sono passate solo tre giornate. A Chiavari predicano tutti la calma, ma sotto sotto sanno che con i sogni si può arrivare lontano. Un anno fa sognavano un campo da calcio, per potersi riprendere la categoria che gli era stata tolta. Adesso non si accontentano più. Si sono abituati a fare le cose di fretta e non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Sì, l'Entella è primo in classifica, lo è ormai da un anno. E che sia Serie C o Serie B, per loro, fa poca differenza.
 
A cura di Alessandro Gardella