Vigorito: “Mazzoleni è l’uomo che ammazza il Sud: è una vergogna”
La rabbia del presidente del Benevento al termine della sconfitta col Cagliari
La decisione presa dall’arbitro Doveri dopo la segnalazione del VAR Mazzoleni durante Benevento–Cagliari, con il direttore di gara che ha negato un rigore inizialmente concesso per un contatto tra Asamoah e Viola, ha fatto infuriare il presidente dei campani, Oreste Vigorito. “Io credo che con i vostri mezzi a disposizione stiate vedendo tutto anche voi. Penso che per una domenica il calcio possa fermarsi dal discutere dei massimi sistemi e pensare soltanto a guardare le immagini, che dicono quello che hanno visto tutti tranne Mazzoleni. Dopo 15 anni che non ho mai parlato degli arbitri. Mi sono arrivati messaggi da Napoli che dicono ‘quando vogliono ammazzare una squadra del Sud si chiama Mazzoleni’. Se gli arbitri non sanno fare il proprio lavoro e non sanno guardare nemmeno il VAR allora la VAR non serve. Io lo volevo perché pensavo fosse un aiuto, invece è una giustificazione per le loro cazzate” ha detto a Sky Sport.
“Noi dobbiamo fare sacrifici e poi lui non sa guardare nemmeno la televisione. Io non ho mai detto un c***o per quello che dicono o fanno, ma ora basta. Non è uno sfogo, voi siete addetti all’informazione e invece di stare lì a parlare di Champions dovreste far vedere le immagini dei gol che annullano, dei VAR che guardano ma non vedono. L’arbitro ha detto a Viola che il tocco era leggero, questo fatto della pressione dei tocchi con cui si stanno giustificando gli arbitri… Non stiamo a raccogliere coglioni, i falli sono falli”.
“L’arbitro ha sempre risposto che l’intensità del contatto è un’interpretazione propria, ora il VAR poteva mai avere la misura del peso del tocco? Perché è l’unica spiegazione sensata. Il problema è Mazzoleni, l’uomo per ammazzare il Sud. Oggi c’è stato un altro omicidio di una squadra. Mi assumo la responsabilità di quello che dico, sono 70 anni che me le assumo e non lo fanno gli altri. Dico quello che penso e lo faccio davanti a milioni di telespettatori. È una vergogna e non è detto che io rimanga nel calcio”.
“Non sono colpevole per chi guarda il VAR e lo fa in modo diverso di settimana in settimana. Doveva essere un supporto tecnico, è diventato invece uno strumento di valutazione per gli arbitri e noi squadre piccole non abbiamo avuto l’uguaglianza di trattamento che auspicavamo. Non vado a gridare dagli arbitri, mi scuso per i toni, ma volevo che passasse chiaro il messaggio che è una vergogna inviare o quantomeno poco opportuno mandare di nuovo Mazzoleni come settimana scorsa”.