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Via il bianco&nero, nuovo layout: il rientro a colori di Felipe Anderson

Ogni promessa è debito: “Appena tornerò in campo posterò una
bella foto a colori…”
. Più per gli altri che per lui: “Devo ringraziare chi mi è stato vicino”. Adesso aspettiamo. E fiduciosi, tanto lo farà. L’ha
sempre pensato, scritto, giurato. Postato. Felipe Anderson non giocava da 130 giorni,
da 102 non pubblica foto a colori sul suo profilo Instagram
: “Rappresenta il
mio stato d’animo”
. Triste e arrabbiato, colpa di quell’infortunio maledetto arrivato sul più
bello,
alle porte della Supercoppa (poi vinta dalla Lazio). Rabbia
in bianco&nero. Delusione in grigio. Oggi Felipe è tornato a giocare in
Europa League e di sicuro cambierà layout. Sorriderà e dirà la sua, magari con
un verso della Bibbia. “Anderson is back”. Lo scrivono i tifosi, lo dice Simone
Inzaghi, lo ribadisce il ds Tare: “Con lui saremo più temibili”. Felipe ha sofferto, si è allenato giorno e notte, da solo. Pure a casa: “Ho scoperto una forza d’animo
che non credevo di avere, l’infortunio mi ha reso più forte”
. Granelli di positività in un nero pece. La Lazio l’ha aspettato e preservato, dal Brasile è arrivato anche un suo preparatore personale. Obiettivo rilancio. E mezz’ora
contro lo Zulte oggi
, in una squadra formato-giovani: Crecco, Palombi, Murgia e il giovane Miceli, un 18enne che calcia i piazzati con entrambi i
piedi
. Poi lui, “Pipe”. Entra e punge, accelera e corre, calcia la punizione da
cui nasce il (gran) gol di Lucas Leiva. La sconfitta per 3-2 passa in secondo piano, bastava il rientro del 10. Cambia l’inerzia della gara e pure il taglio di capelli,
l’ultima volta erano più corti. Curiosità del tempo. Felipe non
giocava una gara ufficiale da 193 giorni
(28 maggio 2017, contro il Crotone), mentre
non segna in campionato dal 7 maggio dell’anno scorso, giorno del 7-3 contro la Samp (214
giorni). Oggi volta pagina: “Ritorno”. Oggi la sua vita tornerà a colori. Ogni promessa è debito.