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Il Verona è ancora tabù per il Napoli: Simeone ferma la banda Spalletti

Gli azzurri non “vendicano” l’1-1 di maggio: contro i veronesi è ancora pari

Sei mesi o quasi, un intervallo lunghissimo ma che ha cambiato tante cose. Il Napoli, in primis, ma anche il Verona. Non ci sono più Gattuso e Juric ma Spalletti e Tudor, il risultato però è lo stesso: un 1-1 quello dello scorso maggio che aveva negato al Napoli l’accesso in Champions, un 1-1 quello di stasera che rovina – almeno per ora – i sogni di primato del Napoli, che ora vedrà il derby di Milano da spettatore ancor più interessato. Leggi qui le parole di Spalletti nel post partita

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A fermare la giostra azzurra ci ha pensato Giovanni Simeone: l’argentino – nella sera in cui il Napoli gioca con una maglia dedicata al connazionale Maradona – segna il 9° gol della sua stagione, nessuno ha fatto meglio di lui con addosso la maglia del Verona nelle prime dodici di campionato. Una vecchia conoscenza per gli azzurri, visto che al Napoli aveva segnato una tripletta già nel 2018 quando vestiva la maglia della Fiorentina, fermando la corsa scudetto della squadra di Sarri. Un Magic Moment indimenticabile, allungato dalla bellissima azione personale quando al quarto d’ora di gioco scappa via a Rrahmani con una magia e beffa la migliore difesa del campionato.

Verona bestia nera del Napoli: Tudor Ferma la corsa della capolista

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Il pareggio di questa sera allo Stadio Maradona non pesa quanto quello di sei mesi fa, ma di sicuro Tudor è riuscito a rovinare i piani di festa azzurri come aveva fatto la squadra di Juric sul finale della passata stagione. Un Verona che con l’allenatore croato ha ritrovato lo smalto di un anno fa con due vinte e due pareggiate nelle ultime cinque (solo il Milan era riuscito ad avere la meglio). Sul palmares di Tudor ci sono gli scalpi di Roma, Lazio, Juventus e ora anche un pareggio a Napoli che vale tanto quanto i tre punti. La macchina messa insieme è perfetta: il Verona domina al Maradona nel primo tempo con intensità, pressing alto e possesso palla, nella seconda parte non crolla mai e subisce poco. 

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Il faro è il destro di Caprari, che inventa dal suo lato, ma anche la coppia Veloso-Tameze riesce a inventare e chiudere in copertura senza difficoltà. Persino la capolista Napoli va in tilt per larga parte del match e si arrende al muro nel finale. Fanno festa anche gli oltre 500 tifosi veronesi arrivati a Fuorigrotta, che al 90° cantano il più classico degli “Oje Vita Mia” per chiudere al meglio questa serata napoletana di inizio novembre.