Questo sito contribuisce all'audience di

Un viaggio nei luoghi d’infanzia di Maurizio Sarri: foto e parole dei protagonisti

Tre tappe per un viaggio nei luoghi d’infanzia di Maurizio Sarri. Nato a Napoli, l’allenatore azzurro è cresciuto però in Toscana, più precisamente a Figline Valdarno, in provincia di Firenze. Dai quattro anni in poi Sarri ha passato tutta l’infanzia e l’adolescenza in questo piccolo paese della provincia fiorentina. E oggi sotto le finestre della sua casa c’è il primo club a lui dedicato. “Il papà voleva che Maurizio facesse il ciclista”, svela Agostino, il fondatore del Napoli club Maurizio Sarri. Ciclista mancato ma superstizioso riuscito: “Mio padre su ordine di mister Sarri andava a farsi benedire ogni domenica il pallone e le maglie”, ricorda Andrea, fratello di Agostino. Mentre Andrea Bernini, ex giocatore del Napoli, oggi allenatore della squadra Juniores della Sangiovannese, ricorda un episodio del Sarri allenatore: “E’ una grande persona, sono suo grande amico. Lui è molto preciso e ricordo un momento che fa capire la meticolosità dell’allenatore. Mentre facevamo degli schemi, mi corresse addirittura la postura del corpo”. Ciclista no, superstizioso ancora oggi con una meticolosità nel dna.

Figline Valdarno, ma anche Ciliegi. Cittadina dove vive l’ex direttore di banca di Maurizio Sarri, Aurelio Virgili. Le prime avventure da allenatore e quei permessi accordati all’allenatore del Napoli per inseguire quella passione poi diventata un lavoro: “Era un bravo bancario, ma è meglio come allenatore. Era il mio braccio destro, aveva il compito di seguire la clientela. Però aveva il dna per avere successo”. Cambiò banca per lavorare part-time e dedicare più tempo al calcio: “Fu il motivo per cui lui venne da me. Lui già pensava al calcio 24 ore su 24. Aveva una stanza con tutte le cassette delle partite dei dilettanti”. Cassiere e allenatore maniacale, tanto nei conti tanto quanto in campo.

Infine Faella, questa volta in provincia di Arezzo. Città dove Sarri allenò la Faellese, in Seconda Categoria. Il figlio del dirigente di allora ricorda come Sarri fu ad un passo dall’esonero: “Diciamo che c’era un pò di polemica. Stava per essere esonerato e mio padre gli disse ‘Tu non meriti Faella ma la Serie A’. Era una battuta ma ormai si può dire fu un presagio”. Simone invece, ex attaccante della Faellese, racconta il primo gol su schema da calcio d’angolo: “Maurizio era maniacale anche 25 anni fa. Sapeva tutto degli avversari e ci diceva tutto su di loro. Su questo schema dovevamo mandare contro tempo il portiere perchè sapeva che andava in difficoltà sui cambi direzione. Io segno e corro verso la panchina e cosa mi dice Maurizio? Ti ci è voluto quindici giornate per fare gol“. Infine l’ex portiere Necci ricorda ancora una frase che Sarri scrisse dopo una sconfitta: “Davanti alla lavagna trovammo una frase ‘non è grande chi non cade mai ma chi cade e si rialza’. Mi colpì molto”. Maniacale ma grande psicologo, anche in Seconda Categoria. Oggi è arrivato il palcoscenico più grande, la Champions League, con la stessa mentalità di 25 anni fa.

Ecco le foto dei luoghi d’infanzia di Maurizio Sarri: Figline Valdarno, Ciliegi e Faella:

aaaa