Udinese, Delneri: “Totti? Uno come lui non dovrebbe mai smettere: è la vera bandiera del calcio italiano”
Udinese-Roma, gara da ex per Delneri. Sette mesi a Roma non fortunati per l’allenatore di Aquileia, che ricorda con piacere i due simboli dei giallorossi, Totti e De Rossi. Parole al miele per capitano e vice capitano della Roma:
“Totti? Ha sempre dimostrato grande attaccamento alla maglia” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport – “E’ un giocatore infinito, quando entra ha qualità importanti anche se è evidente che non ha più vent’anni. Uno come lui non dovrebbe finire mai, è la vera bandiera del calcio italiano. Non so se sarà la sua ultima stagione e quanti altri faranno come lui, ma onore al capitano. De Rossi? Ho grande stima anche di lui, si vedeva che sarebbe diventato un centrocampista di qualità, anche se negli ultimi anni ha cambiato modo di giocare e si è abbassato un po’ trasformando le sue qualità, diventando sempre più importante. Cassano? I giocatori bisogno conoscerli bene. Dopo ritrovai Antonio a Genova e fu diverso il modo di rapportarsi. Ai tempi di Roma era molto più esuberante, ho avuto con lui confronti duri, da uomo a uomo. Poi ho mantenuto un buon rapporto con lui e spesso ci sentiamo”.
Da friulano finalmente l’opportunità di guidare l’Udinese: “Udine è l’ideale per me. La vita normale, le motivazioni, il risultato che non è per forza al centro di tutto. Conta la crescita, valorizzare i ragazzi che abbiamo. Abbiamo sempre giocato contro le big. Prima o poi capiterà di vincere. Contro le grandi bisogna sbagliare poco e concedere poco. Juventus? Le altre sono più vicine, però mi sembra che abbia mantenuto un rendimento importante, vince con tutte, ha più regolarità e più colpi, una mentalità vincente più forte. Roma, Milan, Napoli sono lì, anche la Lazio è competitiva, ma credo che il campionato si decida tra Juve, Roma e Napoli. Ho allenato giallorossi e bianconeri in contesti particolari, dove si vedeva che cominciava un certo tipo di discorso di prospettiva. Sapevamo che non c’erano i presupposti per vincere lo scudetto, ma ho navigato tra mille difficoltà e siamo sempre rimasti tra le prime. C’erano giocatori importanti non tesserabili, ma sono orgoglioso di aver allenato Roma e Juventus”.
In chiusura d’intervista Delneri fa i complimenti al suo avversario di oggi, Spalletti: “Sta facendo un ottimo lavoro, è adatto a guidare una squadra come la Roma in una città difficile come Roma. Ha avuto il merito di insistere con Dzeko che è il giocatore rivelazione dei giallorossi”.