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Trifogli e grinta, parte il campionato irlandese: il Dundalk a caccia del tris. Tutto quello che c’è da sapere

Il calcio irlandese è pronto per l’avvio di un nuovo campionato. Sport minore rispetto a rugby, calcio gaelico e hurling, venerdì sera vedrà l’inizio della trentaduesima edizione della Premier Division, la massima serie dell’Eire istituita nel 1985 dopo la scissione con la First Division. Dodici le squadre partecipanti che si affronteranno tre volte per un totale di 33 partite di campionato. La prima classificata guadagnerà l’accesso al secondo turno preliminare di Champions League, la seconda e la terza a quello di Europa League. La retrocessione diretta è prevista per l’ultima in classifica, mentre gli spareggi tra penultima e terzultima, e seconda e terza della First Division sanciranno la sfida finale per un posto in massima serie. Il Dundalk, vincitore degli ultimi due campionati, dovrà guardarsi dalla concorrenza di Cork City, Shamrock Rovers e St. Patrick’s.

I CAMPIONI IN CARICA – Secondo club più titolato d’Irlanda con 11 scudetti, il Dundalk Football Club, dall’omonima cittadina di circa 37mila abitanti, è stato l’assoluto protagonista delle ultime due stagioni. Dopo un decennio passato in First Division, la squadra del nord-est è ritornata ai vertici del calcio irlandese negli ultimi anni; tra il 2014 e il 2015, il Dundalk ha conquistato 2 scudetti, 1 Coppa di Lega, una FAI Cup e una Supercoppa d’Irlanda. Allenati da Stephen Kenny dal 2012, i campioni in carica possono contare sulla vena realizzativa del bomber David McMillan e l’esperienza del capitano Stephen O’Donnell. Il secondo portiere è il 30enne italiano Gabriel Sava.

CORK CITY – Classificatasi seconda nelle ultime due edizioni, la squadra dell’estremo sud vanta uno dei maggiori seguiti per numero di tifosi. Dalla seconda città dell’Eire, il Cork, dopo la rifondazione del 2010, è interamente gestito da un azionarato popolare. Nel 2007 è stata ritirata la maglia numero 12 in omaggio ai tifosi, i quali confidano nella punta di diamante Sheppard per tornare a vincere il campionato dopo dodici anni.

DA DUBLINO CON FURORE – Tre delle dodici squadre partecipanti al campionato sono basate nella Capitale Dublino. Gli Shamrock Rovers, squadra più titolata nella storia del calcio irlandese (17 titoli), il cui simbolo è il tipico trifoglio, attendono la vittoria in campionato dal 2011; l’attaccante Micheal Drennan e i centrocampisti Brandon Miele e Patrick Cregg sono i punti di forza. Spostandoci da sud a ovest della Capitale, troviamo il St.Patrick’s, detentore della Coppa di Lega, che confida nella coppia offensiva Fagan-Greene. E poi il Bohemian Football Club, seconda squadra più antica dell’isola (fondata nel 1890) e che attende il titolo da sette anni; a guidare l’attacco, il nigeriano Akinade, l’anno scorso capocannoniere della squadra, insieme a Byrne, arrivato dal Dundalk.

LE ALTRE – Gli Sligo Rovers, campioni nel 2012 e sovente vincitori di coppe nazionali (5 trofei negli ultimi sei anni), hanno superato di recente gravi problemi finanziari grazie alle donazioni di tifosi di tutto il mondo. La squadra di Sligo, appena 20mila abitanti nel nord del paese, si presenta come possibile sorpresa. Il Derry City, unica squadra basata in Nord Irlanda e partecipante al campionato dell’Eire, è un outsider, così come i Bray Wanderers. Candidati alla salvezza il Longford Town e il Galway United. Insieme a loro, il Wexford Youths, alla prima volta in Premier Division, e il Finn Harps, tornato in massima serie dal 2008.

STADI – Rispetto ai più capienti stadi destinati a calcio gaelico, rugby e hurling, gli impianti di calcio della Premier Division non arrivano ai dieci mila posti. Si parte dai 2500 del “Ferrycarrig Park” di Wexford, passando per i 4500 circa dell’ “Oriel Park” di Dundalk e i 6000 del “Tallaght Stadium”, casa degli Shamrock Rovers. Gli stadi più capienti della massima serie che avrà inizio venerdì sono il “Dalymount Park” del Bohemian, il “Turners Cross” di Cork e il “Brandywell Stadium” di Derry, con una capienza compresa tra i 7500 e 8000 posti.

Marco Da Pozzo