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Tramezzani: “Barzagli il difensore italiano più forte. Ecco su chi punto per gli Europei”

L’affascinante duello vintage tra Juventus e Napoli, l’eliminazione dei bianconeri e della Lazio dalle coppe europee e una lotta per il terzo posto ancora nel vivo. Tanti i temi che GianlucaDiMarzio.com ha affrontato con Paolo Tramezzani, un tempo promessa delle giovanili dell’Inter e ora apprezzatissimo opinionista tv, nonché vice allenatore dell’Albania di Gianni De Biasi. “Purtroppo quest’anno i risultati in Champions ci hanno penalizzato” – dichiara Tramezzani – “La Juventus ha fatto un’ottima figura con il Bayern e, per quanto fatto vedere nella doppia sfida, avrebbe meritato l’approdo ai quarti di finale. In Europa League, invece, un po’ di delusione per le nostre c’è stata. L’anno scorso abbiamo fatto un ottimo torneo e quest’anno non siamo riusciti a ripeterci. E’ da diverse stagioni che non riusciamo a vincere una coppa. Il motivo preciso è difficile da individuare. Certamente mancano, rispetto al passato, i giocatori che fanno la differenza e mi riferisco soprattutto agli stranieri”. In campionato proseguirà il botta e risposta tra Juventus e Napoli? “Penso che continuerà, sia la Juventus che il Napoli non molleranno di un centimetro. I bianconeri sono stati bravissimi a superare il periodo difficile, quello di inizio torneo, dove c’erano tantissime assenze e ne sono usciti fuori da Juve. Hanno avuto una grandissima reazione, di temperamento, a conferma di quello che è il Dna e la mentalità di questa squadra. Dall’altra parte c’è un Napoli che sta facendo una stagione straordinaria e che, a differenza del passato, quest’anno non sta andando in difficoltà con le piccole. Anche quando è sotto riesce sempre a trovare la giusta calma e concentrazione per riuscire a ribaltare il risultato e rimanere attaccata al vertice”.

Che percentuale di meriti ha Sarri e quale Higuain nella strepitosa stagione del Napoli? “Entrambi sono assoluti protagonisti di questo torneo. Il capolavoro Sarri lo ha fatto con il gruppo, perché è stato in grado di motivare tutti i giocatori della rosa, soprattutto quelli che l’anno scorso non avevano questo rendimento. Mi riferisco allo stesso Higuain, ma anche ad Hamsik, a Ghoulam, Jorginho, Coulibaly. E’ chiaro che quando riesci a ottenere il cento per cento da ogni singolo poi ne trae beneficio tutta la squadra. Higuain, per il lavoro che fa, è oggi il centravanti migliore del mondo. E’ un grande complimento e se lo merita. Suarez è un attaccante eccezionale, come Lewandowski. Però l’uruguaiano ha Messi e Neymar ai suoi fianchi, il polacco ha tutta una squadra che gioca per esaltare le sue caratteristiche e qualità in area di rigore. Higuain, invece, si adegua al gioco dei suoi compagni di squadra. Si adatta al lavoro delle due mezz’ali che si inseriscono e gli creano lo spazio, va spesso incontro a Callejon e Insigne per l’uno-due, quando attaccano l’area di rigore. E’ lui, invece, ad attaccare l’area di rigore, quando la palla arriva a Ghoulam e Hysaj, molto bravi ad arrivare sul fondo e a mettere la palla in mezzo. C’è tantissimo di Higuain in questi risultati”.

Tornando alla Juventus, tra i tanti protagonisti c’è Andrea Barzagli. Migliora invecchiando o prima non ci rendevamo conto di quanto fosse forte? “E’ stato sempre molto sottovalutato, soprattutto per il rendimento che ha avuto negli ultimi anni e tutto ciò nonostante qualche infortunio di troppo che lo ha penalizzato. Credo che sia in assoluto il difensore più completo e più forte che abbiamo oggi in Italia”. Si parla tanto di Alvaro Morata e della clausola di “recompra” del Real. Mezzi fisici e tecnici indiscutibili ma il numero di gol non è ancora all’altezza. Diventerà mai un bomber?  “Sono convito di sì. Ha tutte le qualità per diventare una grande prima punta e un perfetto finalizzatore. Quest’anno ha pagato la prima parte della stagione, dove non è riuscito a esprimersi ad alti livelli. Colpe sue, senza dubbio, ma anche con Morata è stato molto bravo Allegri a gestire il momento. Nell’ultimo periodo, quando gli è stata data la possibilità, Alvaro ha dimostrato tutta la sua qualità in fase realizzativa e nell’interpretazione del ruolo. Sono convintissimo che diventerà un grande centravanti”.

Terzo posto, chi la spunterà? “Credo la Roma. Al di là del risultato di sabato, che non ha cambiato la classifica della settimana scorsa, la Roma in questo momento sta giocando meglio dell’Inter e soprattutto ha più margini di crescita rispetto ai nerazzurri. L’Inter è una squadra che può e deve migliorare molto, ma probabilmente dovrà farlo ancora passando per un mercato importante. El Shaarawy? Ha avuto degli infortuni che lo hanno frenato parecchio nella sua esperienza nel Milan. Nella prima parte di stagione al Monaco non ha avuto la possibilità di giocare con continuità. Questo ritorno nel campionato italiano è conciso con l’arrivo a Roma di un allenatore come Luciano Spalletti che lo sta impiegando nel ruolo in cui riesce a esprimersi meglio. Questo ha permesso di rivedere in campo tutto ciò che di buono Stephan aveva fatto nel Milan. In ottica Nazionale diventa un giocatore importante. Punterei su di lui, potrebbe essere la sorpresa”. Consigli per gli acquisti. Tramezzani conosce bene il calcio albanese, ci sono giovani da consigliare alle italiane? “Ci sono tanti ragazzi molto interessanti, che stanno giocando in campionati stranieri. Penso che per le caratteristiche che hanno potrebbero adattarsi molto bene al campionato italiano. Si è parlato tanto nell’ultimo anno di Taulant Xhaka, ragazzo del Basilea, e di Ergys Kace, centrocampista del ’93 del Paok Salonicco. Kace, che sta facendo molto bene nel campionato greco, è seguito da diverse squadre italiane. Loro due sono i profili che potrebbero far bene in Italia già da subito, perché hanno avuto un’importante esperienza internazionale con i loro club”.

Tra i giovani albanesi dal futuro assicurato c’è Rey Manaj. Ha ancora possibilità di essere convocato per l’Europeo? “Rey ha possibilità come le hanno tutti. Certo, è innegabile che nelle scelte peserà anche quanto i nostri ragazzi riusciranno a giocare e a esprimersi nei loro club, non solo da inizio stagione fino ad ora, ma anche da qui fino alle convocazioni all’Europeo. A parte Euro 2016, sono convinto che Manaj giocherà titolare  in questa Nazionale per i prossimi 12 anni”. E se all’Europeo l’Italia incrociasse l’Albania, come sarebbe vissuto il match dagli “italiani d’Albania”?  “Abbiamo già testato queste emozioni in occasione dell’amichevole disputata in Italia e le rivivremo durante il girone di qualificazione ai prossimi mondiali. Personalmente non può essere una partita come le altre, ma dopo gli inni ci si dimenticherà della nazione di provenienza e cercheremo di ottenere il massimo risultato”. Oggi Tramezzani si sdoppia tra il ruolo di opinionista e quello di vice di De Biasi. In futuro l’obiettivo è diventare primo allenatore? “Non lo so ancora sinceramente. Per il momento sono molto contento, faccio due cose che mi piacciono molto e che mi gratificano. Poi quello che succederà in futuro non lo so, ma valuterò attentamente le opportunità che mi verranno proposte”.