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#TopOfThePost, i 10 post da non perdere di oggi

I social: valvola di sfogo di calciatori e addetti ai lavori. Allenamento finito, sorriso smagliante e “click”, foto dritta sui vari Instagram, Facebook, Twitter. Oggi però non solo sorrisi. E il pensiero va a tutti quei messaggi di solidarietà per le vittime dell’attentato di San Pietroburgo. Si parte con chi in Russia ci vive da un bel po’, come Domenico Criscito, che affida al suo profilo Instagram un messaggio per una città che da sei anni è la sua casa: “Sperando sempre in un mondo migliore e fatto solo di colori, prego per le vittime e le famiglie colpite oggi. San Pietroburgo una delle città più belle del mondo e la città che mi ha fatto sentire al sicuro in questi 6 anni”. Da un calciatore dello Zenit ad un ex, è il turno di Hulk: immagine semplice, senza troppi fronzoli, e una didascalia che non ha bisogno di spiegazioni: “Forza San Pietroburgo”. E ancora Alex Witsel che non vive più in Russia, ora è volato in Cina, ma quattro anni a San Pietroburgo non si dimenticano facilmente: “Le mie condoglianze e le mie preghiere vanno alle vittime di oggi, sii forte San Pietroburgo”. Ed anche lo Spartak Mosca poi si è unito alle preghiere per le vittime di oggi pomeriggio.

Si cambia argomento e spazio poi a Paolo Maldini che invece ha voluto ricordare il padre Cesare, scomparso un anno fa con una frase carica di emozione: “Nessuno muore nel cuore di chi resta”.

Riecco poi il campo, con Antonio Mirante che ha tagliato il traguardo delle 300 presenze in Serie A con la sconfitta contro la Fiorentina ed ha voluto rendere pubblico il suo disappunto. Come quello di Cigarini, velato, ma alla sua maniera. Il Papu Gomez continua a divertirsi in campo, e anche fuori con la #PapuDance e il centrocampista dell’Atalanta risponde così: “Io mi sto preparando da mesi per la PapuDance, scalpito, ma il problema è un altro (non esiste l’emoji della panchina)”. Dani Alves invece ha voluto ringraziare pubblicamente Monchi per avergli dato l’opportunità di affacciarsi al calcio europeo. Un attestato di stima per il direttore sportivo che ha detto addio al Siviglia e sta per approdare alla Roma.

Ma il 3 aprile è stata anche la giornata del 112esimo anno di vita del Boca Juniors. Braccio al cielo, bacio allo stemma e auguri sinceri: “Buon compleanno Boca de mi vida”. Destinatario proprio il club argentino, mittente Leandro Paredes. Dall’Argentina a Marsiglia con Evra che ha pubblicato un video in cui è accompagnato in macchina da un panda, vista la sua adesione alla campagna di sensibilizzazione contro il razzismo e il bullismo #BeAPanda. Un sorriso, ma anche una riflessione.