Ternana, Bandecchi: “Mariani è l’uomo giusto. A gennaio un mercato demenziale”
La Ternana è ultima in classifica, con solo tre gare vinte finora. Stefano Bandecchi, patron del club, ha fatto chiarezza sul momento delicato dei rossoneri:
“Cinque punti ci separano dai playout e dalla salvezza, ma ci sono ancora 51 punti in palio. Abbiamo vinto solo tre partite, mai fuori casa, abbiamo pareggiato troppo. Le correzioni le abbiamo fatte troppo tardi e ciò è innegabile: già sabato scorso la squadra si è comportata meglio in tutti i reparti, abbiamo preso cinque pali, ci hanno annullato un gol. Ma il gioco c’è stato. Io, però, penso che nel calcio conta solo vincere. Ho fatto degli errori, e lo ammetto, ma adesso ho deciso: Mariani è un ex calciatore di Serie A, ha lavorato con un grande allenatore, ha giocato 300 partite fra i professionisti, l’esperienza non gli manca. Quanto ai singoli, abbiamo il secondo capocannoniere della Serie B, Carretta, cercato da tutti, Valjent, che è un giocatore da Serie A, un portiere che è il futuro della nazionale italiana. Poi Defendi… Io ho fatto errori, dovevo correggere tutto subito. Abbiamo un centrocampo fantastico in fase offensiva che però perde di qualità quando c’è da difendere. Vengo chiamato pagliaccio, morto di fame, lo sono stato e ne vado fiero, ma oggi mi dispiace che qualcuno non abbia capito che ho investito 6 milioni. Non sono venuto qua per prendermi il 22esimo posto, poi se vogliamo dire che Bandecchi è venuto qua per fare lo scemo va bene”.
“Pochesci? Non tornerà, non ci sarà sicuramente questo ribaltone, fino a quando sarò in vita. Mariani non è una scommessa, per me ha una professionalità e uno stile di gioco che verranno fuori con rapidità. Sono così incazzato di aver buttato 6 milioni, che in questo momento quasi preferirei che si chiamasse solo Ternana, perchè il fatto di averci messo Unicusano ed essere ultimi in classifica vuol dire che Unicusano vale zero. Noi continueremo ad impegnarci, anche e perchè le scelte fatte in passato si sono rivelate sbagliate, ma se vi dicessi che i giocatori sono sbagliati farei una figuraccia. Però vi devo dire che il mercato di gennaio è stato demenziale, e l’ha fatto chi comandava in questo settore, e siccome Pochesci è mio amico io ve lo posso dire, ma molte cose non mi sono piaciute. Ciò non toglie che le persone arrivate a gennaio sono straordinarie, ma mi lascia perplesso l’organizzazione del mercato”.
“Se la Ternana rimanesse in B, tornerebbe a chiamarsi solo “Ternana”. Se retrocediamo, io do il mio massimo impegno per tornare dove stavamo, perché il danno l’ho fatto io e farò di tutto per riportarla in B, assemblando una squadra idonea per l’obiettivo, sempre se i ternani lo vogliono. In Serie C, se cambiassi nome, sembrerei un paraculo. Cambiare la squadra? Abbiamo fatto due proposte a calciatori svincolati, una si è risolta con un no secco, giustamente, non possiamo negarlo che non vengano perché siamo ultimi. Cerchiamo giocatori pronti da subito, e la cerchia si restringe..”
“Io ho un’idea romantica del mondo del pallone, ma credo che la mia scelta imprenditoriale nel mondo del calcio sia giusta, non solo per salvare il calcio in Italia, ma anche per riportarlo ai livelli che gli competono”
“Vorrei che anche i tifosi non se la prendessero solo con la squadra: continuare a prendere a schiaffi i giocatori nei locali non ci allontanerà dalla retrocessione in C. Ho parlato solo di alcuni tifosi, chiaramente ci sono per fortuna quelli che anche se incazzati non provano a risolvere certe situazioni amando le mani”
“Quando ho comprato la Ternana, volevo mettere Mariani a gestire la squadra e Pochesci in seconda battuta. Poi parlai con Pochesci accettai la sua proposta di invertire i ruoli, sbagliando alla luce dei fatti. Addirittura chiesi a Pochesci se potevo richiamare Mariani, che si era dimesso per diverbi con Ranucci. Lo chiamai per dirgli che stava sbagliando, che Ranucci aveva ragione. Successivamente i due si sono riappacificati e non esiste nessuna cosa strana sotto”