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Superlega, le reazioni della Serie A. Cairo: “Agnelli e Marotta traditori”

Le reazioni dal mondo della Serie A dopo l’annuncio della creazione della Superlega

Iniziano ad arrivare le prime reazioni anche dal mondo della Serie A dopo l’annuncio della creazione della Superlega. Nel pomeriggio alle 17.30 in Lega si è tenuta una riunione in via telematica con tutte le società.

 

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 Torino, Cairo: “Agnelli e Marotta traditori della Serie A”

Il presidente del Torino, Urbano Cairo ha parlato ai microfoni dell’ANSA: È un attentato alla salute di una associazione come la Lega: se uno come Marotta, ad dell’Inter, fa una cosa del genere si deve dimettere dalla Figc subito, e deve vergognarsi. Tu sei ad dell’Inter, società che ha concepito con altre 11 il progetto Superlega, non puoi rimanere a rappresentare la Serie A in Figc perché stai attentando alla vita di una associazione. Il progetto non andrà in porto, ma chi lo ha concepito sta attentando alla lega di Serie A e per questo tradimento deve dimettersi e vergognarsi.

 

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“E la stessa cosa vale per Agnelli – prosegue Cairo – Sembra che il progetto l’abbiano depositato il 10 gennaio quindi gli ho detto durante la riunione ‘come puoi venire qui a parlare di solidarietà quando hai sabotato la trattativa coi fondi, sapendo già che stavii facendo la Superlega? Come puoi andare a trattare per l’operazione fondi quando stai già lavorando alla Superlega?”. Ma come si fa? È un tradimento, è da Giuda”.

 

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Sassuolo, l’Ad Carnevali: “Uccidono il campionato”

Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo ha parlato così a Radio Anch’io sport: “Sono pensieri questi che a noi non piacciono, rischiano di uccidere il nostro campionato. Si prospettano cose non piacevoli e probabilmente siamo stati presi in giro. Era un’iniziativa che covava da tempo, dobbiamo aspettare per capire bene. Oggi abbiamo una riunione in Lega e speriamo che i diretti interessati ci facciano capire bene cosa si intende per Superlega. Fare calcio oggi è molto difficile, le squadre più grandi hanno più perdite e il sistema va rivisto. Ma nello sport ci deve essere meritocrazia, a volte essere troppo avidi è una brutta storia”.