“Supereroe, marine, beato e forse santo”: sfumature di Skorupski, giallorosso che ferma la Roma
Gli applausi alla fine sono tutti per lui. Come gli abbracci dei compagni, con in sottofondo il boato del Castellani per lo 0-0 con la Roma. Perché in questo momento, per l’Empoli, è un pareggio che vale tre punti. Anche grazie a Lukas Skorupski. C’era già chi ne aveva proclamato la beatificazione in città dopo il miracolo contro il Chievo e le parate da superiore al San Paolo contro il Napoli, oggi chissà che qualcuno non punti alla canonizzazione. C’è chi lo chiama supereroe, chi lo definisce un “marine”. Chi ha già azzerato i dubbi sul suo ritorno dopo quell’operazione al braccio sinistro che per qualcuno era un segnale negativo. Ma non per lui: “Fosse stato per Lukas, avrebbe giocato anche con un braccio solo” racconta sorridente Marchisio, il preparatore dei portieri azzurri al Tirreno. E Skorupski in campo ha dimostrato che forse è proprio così: sfrontato, reattivo, senza paura e con una forza esplosiva che salva l’Empoli. Oggi contro la Roma come in tante altre gare. Perché se l’Empoli è nettamente il peggior attacco della Serie A (solo due gol segnati, da due difensori, contro il Crotone), è la difesa a tenere a galla i toscani. A sette punti, in zona retrocessione ma ancora lì in mezzo alle altre. E pensare che, in estate, qualcuno neppure lo rivoleva. “Basta Pelagotti”, lanciato l’anno scorso dopo l’infortuno di Skorupski. Con il polacco che si fece male contro il Sassuolo e si fermò quattro giornate dopo, incurante del dolore. E invece ad Empoli chi doveva decidere ha deciso di rinnovare l’opzione per il prestito dalla Roma. La sua Roma, fermata oggi con almeno tre interventi strepitosi. Il tuffo sul sinistro di El Shaarawy al 90’ scatena il Castellani, l’abbraccio finale con il connazionale Szczesny certifica l’impresa. Presente e futuro della Nazionale, e forse della Roma. Il suo, di presente, si chiama Empoli. Attaccato al gruppo e alla squadra più che mai, innamorato dell’azzurro e della bella Matilde. Compagna dei pomeriggi liberi e dei post su Instagram, con la maglia dell’Empoli usata anche come pigiama. Ma oggi non ha dormito, anzi. “Supereroe, marine, beato e forse santo” dice qualcuno: sfumature di Lukas Skorupski.