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Storie di B: il Frosinone sogna con il suo nuovo gioiello

Fatto in collaborazione con Red Bull http://www.redbull.com/

Sono passati ormai quasi tre mesi dall’inaugurazione della nuova casa del Frosinone. Lo Stadio Benito Stirpe ha visto la luce lo scorso 28 settembre, con una grande festa di tutto il popolo gialloazzurro. Dopo anni di promesse disattese il sogno di una città intera si è avverato. Un’impresa – perché di questo si tratta – resa possibile grazie al lavoro del presidente Maurizio Stirpe e del Comune di Frosinone, che in meno di un anno e con una spesa di poco più di 20 milioni di euro hanno regalato al Frosinone il suo gioiello.

Il Benito Stirpe di Frosinone è uno dei pochi impianti di proprietà in Italia. Un’impresa, in tutti i sensi, fatta di tanto coraggio. Quello di investire sulle infrastrutture come passo fondamentale per la crescita di un club e di una città. Prima delle spese folli per i calciatori, prima addirittura di aver conquistato la massima serie, non accontentandosi – come molte società italiane – solo degli introiti dei diritti televisivi. «Vogliamo farlo diventare un polo di aggregazione per i giovani, come deve essere uno stadio moderno», ha detto il presidente nel giorno della presentazione. Frosinone progetta, e lo fa a lungo termine, con intelligenza e coraggio. E in campo la squadra ne risente positivamente.

I gialloazzurri da quando si sono trasferiti nel nuovo impianto non hanno mai perso. Un fortino inespugnabile, grazie anche all’energia dei propri tifosi, trasmessa in una nuova casa in pieno stile british senza barriere tra gli spalti e il rettangolo di gioco: 16.125 posti a sedere raccolti in un catino perfetto per la realtà in cui è inserito. Nella tribuna centrale sono stati realizzati sedici palchetti, ognuno da dieci posti con gli skybox e un’area ospitalità.

Nel cuore dello stadio invece si trovano, oltre agli spogliatoi, i locali antidoping, la sala conferenze, un’ampia sala stampa, una palestra e tutti gli uffici della società. All’esterno lo store del Frosinone Calcio e un’area commerciale di 4mila metri quadrati. E i risultati in campo sono lo specchio di questa nuova simbiosi club-tifosi-territorio. Ricordate la prima Juventus di Conte? Ecco, il Frosinone di Moreno Longo sta seguendo le stesse orme. Sette partite in casa con 3 vittorie e 4 pareggi. Il terzo posto in classifica è il presente, la Serie A l’obiettivo futuro mai nascosto.

«Lavoriamo per misurarci ai massimi livelli». Maurizio Stirpe vola basso, ma non senza ambizione. Il Frosinone punta dritto alla Serie A. Non ci si nasconde dietro a un dito dopo un progetto così grande. L’obiettivo è sfuggito d’un soffio nella passata stagione, ma la storica esperienza di tre anni fa nella massima serie dovrà essere la normalità per una società già pronta per competere con i grandi. La struttura è pronta, ora tocca solo a Moreno Longo e ai suoi ragazzi rispondere sul campo.