Spadafora: “Mi impegno a riaprire gli stadi per settembre”
Finire il campionato a porte chiuse, poi riaprire gli stadi a settembre. È questo il programma del Governo in merito al ritorno dei tifosi sugli spalti. Ad annunciarlo è stato il ministro delle politiche giovanili e dello sport Vincenzo Spadafora nel corso del question time al Senato.
"Oggi ci siamo confrontati con il ministro della Salute Roberto Speranza e con il comitato tecnico scientifico e abbiamo ritenuto di continuare sulla linea della prudenza sulla riapertura degli stadi – spiega il ministro – Perché se è vero che ci sarebbe abbastanza spazio negli stadi per garantire il distanziamento sociale resta il problema dell'afflusso di migliaia di persone che vanno a dirigersi in un unico luogo e capire come gestire il loro ingresso".
Spadafora ha spiegato perché l'impegno per riaprire gli stadi è slittato a settembre: "Mancano poco più di due settimane alla fine del campionato ci è sembrato giusto rinviare alla prossima stagiona agonistica per organizzarci meglio con le Leghe e la Federazione".
Discorso ben diverso in Spagna. Il ministro della salute Santiago Illa, infatti, ha annunciato che gli stadi non riapriranno ai tifosi all'inizio della prossima stagione. "Ad essere onesti, non vedo probabile una riapertura degli stadi al pubblico vista la situazione in cui ci troviamo – ha detto Illa a radio Cadena Ser – Abbiamo nuovi focolai di infenzione e, sebbene fortunatamente siamo stati in grado di controllarli, non vedo ancora probabile un rientro dei tifosi negli impianti".
Parole che fanno il pari con l'appello dei giorni scorsi da parte della Federcalcio spagnola, insieme al Governo iberico, che ha chiesto ai tifosi di evitare assembramenti nei festeggiamenti per promozioni o vittorie del campionato.
Il dipartimento governativo per lo sport e la Liga avevano sperato di una riapertura anche se a capacità ridotta per il 12 settembre. Adesso, però, c'è più di qualche dubbio: "Ci prenderemo il nostro tempo e forniremo informazioni in modo che il dipartimento sportivo possa prendere la decisione quando necessario – ha aggiunto Illa – Dobbiamo agire con attenzione contro il virus e concentrare un gran numero di persone in questo momento non è affatto consigliabile".